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Opera che raccoglie gli scritti di Nietsche composti tra il 1870 e il 1881. Ne consiglio la lettura se si vuole approfondire il pensiero del famoso filosofo tedesco.
E' un libro del Nietzsche giovane, del Nietzsche trentenne; molto interessante il confronto tra dionisiaco e apollineo. L'avvicinamento al cristianesimo pian piano, prima con Lutero e poi abbracciando la fede di Gesù Cristo, passando da un ateismo caratteristico nietzschano, proprio di una visione pagana della morale come emerge dalla seconda considerazione inattuale. E' comunque un eterno ritorno dei corsi e dei ricorsi: quasi a significare una volontà di emergere dal più cupo pessimismo per arrivare ad una lucidità del filosofo più maturo. Scrive tramite aforismi, per cui è molto difficile tenere il ritmo, quando l'autore cambia continuamente argomento; come si direbbe oggi passa spessissimo di palo in frasca. Un libro interessante, da non perdere e soprattutto da non mollare.
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