Storie di fantasmi. Ediz. integrale

Sic volvere Parchas ... e anche gli ispirati e coinvolgenti autori di questa riuscita raccolta di efficaci ed elettrizzanti ghost stories dal gusto macabro, tenebroso e decadente, una chicca da collezione impeccabile e inimitabile, imperdibile in ogni bblioteca.

Buona vecchia antologia di ghost stories classiche. Qualità dei racconti a volte discontinua e traduzioni non sempre impeccabili. come spesso accadeva nelle pubblicazioni di narrativa fantastica e horror della Newton in quegli anni, che comunque ha avuto il merito di aver diffuso ottima letteratura a basso prezzo. Quest'enorme volume di mille pagine contiene cento storie di spettri, racchiusi in un arco temporale che va da Daniel Defoe (1712) a Dorothy Quick (1949), sino al nostro L. Cozzi (1994). L'Italia è rappresentata da otto autori di tutto rispetto, Edoardo Calandra, Luigi Cozzi, Antonio Bellomi, Amilcare Lauria, Mariano Rampini, Riccardo Reim, Iginio Tarchetti con il suo racconto più bello "La leggenda del castello nero" e Giovanni Verga, racconti questi di notevole fattura, in particolare quelli legati al movimento letterario della scapigliatura e del verismo fantastico. Poi i grandi classici del genere: Poe, con "Ligeia e "Metzergenstein", Bierce (tre storie), E.F. Benson (due), A. Blackwood (Una storia di fantasmi), Lord Dunsany (Povero vecchio Bill), Mary W. Freeman (quattro), ed ancora W.H. Hodgson con due meraviglie di orrori marini, il racconto "Middle Islet" e il romanzo "I pirati fantasma", M. Shiel (due), Oliver Onions con la sua indecifrabile "La nave fantasma", Fitz James O' Brien e la sua inquietante "La stanza perduta", lo stupendo racconto di Kipling, "I bambini" ed il capolavoro di Edith Warthon "Ognissanti". E poi, tante altre storie divenute classiche del genere, "Janet la storta" e "Markheim" di Stevenson, la stregoneria africana in "Pollock" di Wells, "Cuori perduti" di M.R. James, e le piacevoli scoperte di autori misconosciuti (merito principale di questa antologia) come Patrick Carleton e la sua "La stanza del dottor Horler", Stanton A. Coblenz con "La taverna disabitata", John F. Russell (La campana del giudizio), Arnold Smith (Il volto affrescato) e Wallace G. West (Il duca ridente). Quattro stelle per qualità e ricerca.