L'aquila di Roma: Sotto l'aquila di Roma-Roma alla conquista del mondo-La spada di Roma-Roma o morte

La ricerca e il ritrovamento di una cassa piena d'oro abbandonata da alcuni legionari di Giulio Cesare in fuga dalla Britannia nel 54 a.C., sono il pretesto con cui l'autore comincia il suo esordio. Siamo nel 42 d.C. e tra le fila della Legione II Augusto militano Macrone, un centurione con esperienza, e Catone, una recluta con raccomandazioni. Intorno a loro le altre figure di spicco della Storia Romana, Claudio, Vespasiano, Vitellio, più ovviamente gli anonimi soldati che compongono l'ossatura dell'Impero. Sostanzialmente vita militare, quindi, con i prevedibili nonnismi e gesta eroiche (non molte per la verità, e le poche per giunta affidate a chi di esperienza sul campo non ne ha, ma tant'è), tenute in piedi da un intrigo politico che prevede spie e piccole rivolte, scontri più che guerre, a volte al limite della scazzottata. La trama è sì scorrevole, però accompagnata da un'impostazione acerba, superficiale, con personaggi poco carismatici, a tratti caricaturali (mi viene in mente Bestia, il centurione capo), e che immagino si 'faranno' nei volumi successivi, così come mi auguro si 'farà' anche lo stile di Scarrow, esperto di storia Romana ma che, data la materia trattata, deve ancora farsi le ossa su come rendere un romanzo avvincente.