Come la penso

Raccontare un uomo attraverso i suoi scritti. Questo è l'ambiziosissimo fine di questo avvincente libretto. E per la profondità dei racconti, dei ricordi, e delle riflessioni presenti, mi sento di dire che l'obiettivo è stato ampiamente raggiunto. Lo stile narrativo di Camilleri, sempre concreto, evocativo ed onesto impreziosisce ancor di più la bellezza delle sue riflessioni che spaziano dal cinema alla mafia, dalla guerra alla diffusione del genere giallo in Italia, fino all'indipendentismo siciliano e all'importanza dei dialetti per tutelare la lingua italiana. Senza dimenticare la figura di un certo commissario di polizia di Vigàta. Un libro molto affascinante, nel quale l'autore non ha paura di mettersi a nudo, raccontando al lettore "come la pensa" in un colloquio cordiale, spesso divertente, sempre franco ed aperto al confronto.

Un libro straordinario per scoprire il lato più intimo di un maestro assoluto!

"Come la penso" è una raccolta di vari testi scritti negli anni da Andrea Camilleri. Pubblicato per la prima volta nel 2013, è stato ripubblicato (e ampliato) a luglio 2019, pochi giorni prima della morte dello scrittore di Porto Empedocle. Il testo ripercorre per temi il pensiero di Camilleri, mostrandone i vasti interessi e la cultura davvero insuperabile. È un pezzo importante del panorama storico e culturale italiano quello che viene fuori dalle pagine di questo libro. Il Camilleri-pensiero, condivisibile o meno, è mostrato in maniera semplice e schietta, senza fronzoli. Brani, articoli, testi di discorsi tenuti in occasione di lauree ad honorem o di conferenze, rendono questo testo organico nella varietà. Lo stile, seppur variegato, è quello tipico di Camilleri, quello del "contastorie". Un testo forte, intenso, che si legge con piacere e, come un monito, sviscera sino in fondo l'eredità di un Maestro che manca molto al nostro panorama culturale.