Vinland Saga. Vol. 20

Ottima Lettura

Oramai ci abbiamo messo una pietra sopra sulla speranza di vedere prima o poi un finale. Si prosegue dunque con trame, sottotrame, intrighi e chi più ne ha più ne metta. Non che mi dispiaccia poi troppo; il problema è che oramai esce talmente di rado che ogni volta non ricordo più cosa sia successo nel volume precedente. I disegni sono sempre al top, c'è poco da fare.

Un manga amato fin dal primo numero, terminata la lettura di ogni volumetto ci si domanda come farà l’autore a creare un prodotto sugli stessi livelli di quello appena letto, dubbio puntualmente smentito all’uscita successiva, con qualità e contenuti ancor migliori. L’accuratezza dei disegni e delle ricostruzioni unite all’apparente semplicità con cui sono rappresentate situazioni drammatiche e avventurose danno semplicemente i brividi. Di quando in quando l’autore introduce anche spunti comici che aiutano a smorzare la pesantezza ti talune situazioni. Ma il punto forte della serie a mio avviso sono i personaggi: sarebbe stato semplice cadere nell’errore di descriverli come stereotipi o eroi irraggiungibili e tormentati, eppure malgrado mantengano le loro caratteristiche di guerrieri nati in una terra ostile, mostrano un’umanità nella quale è spontaneo immedesimarsi senza per questo risultare artefatti. Penso stia proprio qui la maggior abilità dell’autore, presentarci situazioni lontanissime dalla nostra quotidianità, ma farcele sentire come se le stessimo vivendo in prima persona. In ciò aiuta molto il protagonista, che in un’era di violenza desidera portare una svolta, creare un’alternativa migliore a favore di chi non ha la possibilità o la forza di opporsi all’oppressione della guerra, una volontà che purtroppo noi “uomini dell’era moderna” molto spesso tendiamo a smettere di coltivare.