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Enrico Franceschini disegna un itinerario alla scoperta della metropoli seguendo le tracce del padre di tutti i detective
«Le imprese del'investigatore con la pipa e deerstalker, il cappello a paraorecchie tipico dei cacciatori inglesi, sono un pretesto per parlare dell'unica cosa reale dei romanzi scritti da Arthur Conan Doyle. Ovvero Londra» - Il Venerdì
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"Nella città di viali sterrati percorsi da vetturini che frustano i cavalli, nelle strade di ciottoli, tra i vicoli maleodoranti, una filtra coltre di nebbia, provocata dal riscaldamento a carbone delle case, trattiene la luce diafana dei lampioni a gas" Questa è Londra, siamo nella seconda metà dell'Ottocento. A teatro danno un adattamento de Il dottor Jeckyll e mister Hyde. La gente ancora non rientra a casa. Il Simpson's è al completo, ma ancora non sa che nel futuro dovrà specializzarsi in un Martini "shaken not stirred" per un cliente d'eccezione, Mr James Bond. A Covent Garden alcuni orfanelli girano in cerca di avventure, proprio dove passava il tempo Oliver Twist.I poliziotti fanno la ronda e solo entrando dal retro del loro quartier generale si può scoprire perché è nominato "Scotland Yard" ovvero: cortile scozzese. Bloomsbury anche è in fermento. Quartiere di scrittori e filosofi che ancora non sa che vanterà nomi immortali tra i suoi frequentatori, come Virginia Woolf. Londra cari lettori è una città che non smette mai di sorprendere. Questa volta, la quarta, ci sono stata attraverso le parole di Enrico Franceschini, giornalista residente nella capitale da tantissimi anni.Ho avuto il piacere di seguire le orme di Sherlock Holmes (ma ammetto che lo avevo in parte già fatto anni fa).Se volete sbirciare il diario di viaggio, ci vediamo sul blog
A Londra con Sherlock Holmes di Enrico Franceschini. Giulio Perrone Editore. Se non puoi muoverti fisicamente, fallo con il pensiero. Questi libro è un mix tra guida storica e aneddoti legati alla città di Londra e a uno dei suoi personaggi più famosi, l’investigatore più famoso del mondo, il bello è che non è mai esistito!!. Con una accuratezza descrittiva e uno stile accattivante, Franceschini ti porta in giro per la città di Londra e te la fa rivivere com’era ai tempi di Holmes, il fine ottocento ancora fumoso come nelle descrizioni di Dickens e in piena spinta tecnologia e sociale, unendo il passato e il moderno puoi rivedere una città che personalmente ho amato molto. Nonché pensare al prossimo viaggio a London di utilizzarla come guida turistica alternativa. “Una volta che hai eliminato l’impossibile, quello che rimane, non importa quanto improbabile, deve essere la verità”. Signori il caso è chiuso.
Bellissima lettura, non solo per chi ama Londra: sulle orme di un personaggio inventato, ma entrato nel mito e reso quasi reale... Consigliata la lettura...
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