Yokuwela. Contemporary Piano Music from the African Continent

Esistono progetti che permettono di scoprire nuovi mondi, altri progetti che permettono di scoprire nuovi autori ed altri ancora nuovi tipi di musica. Decisamente più raro avere un unico progetto che riassume egregiamente tutti e tre questi aspetti. È il caso di Yokuwela, ultimo lavoro discografico della pianista Silvia Belfiore che si lancia alla scoperta di un mondo pressoché sconosciuto e che ha visto nel mondo del disco, nel corso dell’intera sua storia, una limitata se non quasi assente presenza, quello della musica africana contemporanea. “Musica africana” stessa come accezione è estremamente limitativa, sarebbe come relegare l’esperienza della musica colta riassumendola come “Musica europea”, ed è questa la lezione più grande che prima di tutto questo disco va ad insegnare. Silvia Belfiore traccia un percorso attraverso i compositori della seconda metà del Novecento e primi Duemila che va a comporsi in un quadro variegato di compositori provenienti da Nigeria, Etiopia, Sud Africa e Ghana mostrano un volto inedito dell’Africa e permette di comprendere come gli autori di questo vasto continente abbiano fatto propri determinati sistemi stilistici e siano stati in grado di piegarli alle loro esigenze, andando a produrre una musica che tiene conto sia del nuovo linguaggio ma anche e soprattutto delle origini della loro terra, al pari dei compositori di oggi provenienti da Cina, Giappone e Sud America. Un disco unico sotto molti aspetti e che non mancherà di far discutere e dibattere per le numerose accezioni che Belfiore riesce a porre al suo interno in modo tanto equilibrato quanto sapiente.