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L'agenda nera della seconda Repubblica. Via D'Amelio 1992-2010. Un depistaggio di Stato
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L'agenda nera della seconda Repubblica. Via D'Amelio 1992-2010. Un depistaggio di Stato - Giuseppe Lo Bianco,Sandra Rizza - copertina
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agenda nera della seconda Repubblica. Via D'Amelio 1992-2010. Un depistaggio di Stato

Descrizione


La verità su via D'Amelio è ancora lontana perché è stata insabbiata. Un falso pentito ha retto ben sei processi e due sentenze della Suprema corte. Perché? Com'è possibile che investigatori considerati pilastri dell'antimafia abbiano dato credito a un'assurdità così clamorosa? Lo Bianco e Rizza ce lo raccontano fotografando questi ultimi 18 anni di complici mistificazioni. "L'agenda nera" si apre sul teatro della strage, ne ricostruisce i retroscena raccontandone, per la prima volta, le indagini, i processi, la fiera di dichiarazioni, ritrattazioni, arresti e minacce. E il ribaltone politico che ha portato alla nascita di Forza Italia. Fino alla nuova inchiesta di Caltanissetta che vede indagati alti ufficiali di polizia. In attesa degli esiti dell'indagine, una domanda che nasconde verità scomode si impone: agirono da soli? Dietro la falsa pista Scarantino, secondo i pm, potrebbe celarsi un progetto eversivo per nascondere i mandanti occulti della strage. La verità la chiedono i familiari e i cittadini che in Borsellino hanno visto il simbolo più alto delle istituzioni. Quelle stesse che probabilmente lo hanno tradito. Chiude il libro un'intervista al procuratore aggiunto di Caltanissetta Nico Gozzo.
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Dettagli

2010
10 giugno 2010
466 p., Brossura
9788861900998

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Barabba
Recensioni: 4/5

Leggere tutto di un fiato questo libro per trovare ancora qualcosa che non si conosce. Un importante lavoro di ricostruzione utile per intuire e ragionare sul retroscena della stagione delle stragi, in particolare del depistaggio investigativo e giudiziario sulla strage di via d'Amelio.

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demos2020
Recensioni: 5/5

Un agenda che racchiude cronologicamente tutti i momenti che si sono avuti dal 1992 al 2010, insistendo su quei giorni della strage di Capaci e Via D'Amelio in un coacervo di persone alimentate dalla manina del male e non. E' un libro che fa soffrire, per chi ha vissuto in quegli anni le tragedie vedendole in tv e poi approfondendole nei quotidiani. A mio avviso i due giornalisti Lo Bianco e Rizza sono riusciti nell'intento di far aprire al lettore una fessura di un ipotetica macchina del tempo, ritornando con le parole ai giorni del terrore tra Capaci e Via D'Amelio.

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Erminia
Recensioni: 5/5

Come sempre ottimo il lavoro di Lo Bianco e della Rizza; dimostrano competenza e preparazione su temi importanti del nostro Paese. Ottimo il testo su tutti i punti di vista. Averne libri così in tutte le librerie.....

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Giuseppe Lo Bianco

0, Italia

Cronista giudiziario da ventitré anni, ha lavorato al «Giornale di Sicilia» e a «L’Ora» negli anni caldi della guerra di mafia, dal blitz del settembre 1984 dopo le dichiarazioni di Buscetta, che originò il primo maxiprocesso alle cosche, ai misteri delle stragi mafiose, ai processi Andreotti e Contrada.È convinto che sia riduttivo continuare a definire mafia un sistema democraticamente rappresentato, che costituisce la prima, autentica, emergenza del paese.Oggi collabora con «il Fatto Quotidiano» e con «MicroMega». Corrispondente de «L’espresso» dalla Sicilia, ha scritto con Franco Viviano La strage degli eroi (Edizioni Arbor 1996). Con Sandra Rizza, Rita Borsellino. La sfida siciliana (Editori Riuniti...

Sandra Rizza

0, Italia

Per un decennio cronista giudiziaria all’Ansa di Palermo, ha imparato il mestiere negli stanzoni de «L’Ora» di Palermo, negli anni caldi della guerra di mafia, passando presto dalle cronache di ordinaria marginalità sociale alla cronaca nera e giudiziaria.Ha collaborato con «il manifesto» seguendo le udienze del maxiprocesso, e firmando servizi di approfondimento sul tema del garantismo, sul pentitismo e sugli aspetti «sociologici» del fenomeno mafia, a partire dal ruolo delle donne all’interno dei clan.Ha collaborato con «La Stampa», ed è stata corrispondente dalla Sicilia del settimanale «Panorama» negli anni delle stragi 1992-93. Oggi collabora con «MicroMega» e «il Fatto Quotidiano».Ha...

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