Altezza reale

La crisi attraversa il Granducato di Grimmburg: l’Altezza reale conduce una vita del tutto simbolica, affinchhé il popolo possa elevarsi e sublimarsi. Qui troviamo la dialettica tra arte e vita, un rapporto di attrazione e repulsione. Per via del malaticcio fratello Albrecht, Granduca ereditario, vengno delegate tutte le funzioni simbolico-cerimoniali e da quell'altezza Klaus è sempre più avulso dalla realtà, con l'aggiunta che è affetto dall'atrofia della mano sinistra (anomalia e arte sono un connubio imprescindibile per Mann). Eppure anche l’impedimento è sublimazione perché potrebbe rivelarsi un vantaggio che una zingara ha preconizzato il risollevamento del Paese, grazie ad un principe “con una mano sola”. Che possa trattarsi proprio di Klaus Heinrich? i momenti salienti sono: il rapporto con il dottor Raul Ueberbein, che si è fatto da sè nel mondo della vita, inivta Klaus a continuare la sua esistenza simboli mente mentre Klaus è attratto proprio dalla stravaganza malaticcia, al di là dell' erudizioe, del dottore che diventa suo mentore. Assistiamo a una formazione che in Klaus diventa deformazione perché spinto a vivere a un'Altezza per lui sempre più insopportabile; importante è l''incontro con il poeta Martini, le cui poesie sono piene di vita, ma in realtà la loro creazione richiede una discipllina avulsa dalla vita, facendo da specchio a Klaus medesimo, con il conseguente meccanismo di difesa del diniego da parte del principe; vi è poi l'incontro decisivo con Imma Spoelmann, figlia di un magnate industriale americano salvando il Granducato con il matrimonio tra la figlia e Klaus. I festeggiamenti però restano sul piano dell'astratto cerimoniale in un sarcasmo conclusivo, quel chiasmo spietato con cui si chiude, impietosamente, l’opera: regalità e amore – felicità austera. Formalismo astratto paragonabile all'arte e la vita, nella loro attrazione e repulsione, sono destinati a non incontrarsi. Voto non pieno perché lo stile mi sembra un pò ingessato,