Alzate l'architrave, carpentieri-Seymour. Introduzione

I due racconti qui pubblicati sono diversissimi fra di loro e diversissimi per me. Seymour.Introduzione mi e' francamente irritante e illeggibile. Punto finale di una deriva di autenticita' che Salinger deve aver patito sapendolo bene. E'un racconto che non dice nulla; nemmeno di Seymour stesso riesce a dirci alcunche' a parte che era un genio precoce etc.. Nulla che porti questa figura a qualche cosa di francamente umano, un' impronta, un alito, una traccia. Lettura interrotta e abbandonata. L' altro e'un racconto davvero minore rispetto ai precedenti di Salinger, pero' perlomeno l' ego smisurato di Seymour. Introduzione qui tace un poco. C' e' parvenza di un movimento, un qualche contrasto che increspa l' acqua dello stagno. Io sento in queste pagine gravare un autocompiacimento dell'autore che soffoca la felice liberta' del personaggio e condanna quest' ultimo all' incompiutezza. Sarei molto curioso di leggere le opere mai pubblicate di Salinger, per capire se ha posto rimedio a questo fuggire verso l' autoreferienzialita' e quindi tornare alla freschezza di Holden, oppure se si e' lasciato sopraffare. In questo caso secondo, che credo il piu'probabile, mi vedo addormentato senza rimedio sulle pagine ulteriori del Genio.

purtroppo sono rimasta delusa dal libro, forse perché mi aspettavo un romanzo e invece mi sono trovata di fronte a una sorta di pièce teatrale, una meravigliosa piccola scena teatrale scritta meravigliosamente come solo la penna di salinger sa fare, ma che si chiude in sé stessa ,con riferimenti a un altro libro (franny e zoe) che pero non mi hanno invogliata ad approfondire. Il libro parte un po' a rilento, con interi paragrafi di citazioni riportate e il famoso e ricercato Seymour si fa odiare da subito, anche se di lui se ne sente solo parlare

Salinger è conosciuto soprattutto per "Il giovane Holden"; perche’ non si dedica la stessa attenzione a “Franny e Zooey” come pure agli altri due bellissimi racconti lunghi “Alzate l’architrave, carpentieri” e “Seymour.Introduzione”? Eppure l’intensità, i sentimenti, la tenerezza, la poesia che emanano hanno una densità straordinaria, unica, di gran lunga superiore a “Il giovane Holden”. Questo libro è una poesia dall'inizio alla fine. Raramente si riesce ad esprimere il dolore, la tenerezza, l'indignazione, l'umanità come fa Salinger. E' un libro che varrebbe la pena di rileggere mille volte.