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Descrizione


Lo strano rapporto sentimentale tra il sorvegliante in un grande magazzino di Milano e una zingara, nomade. Si sposano e qualche mese dopo si lasciano.
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Dettagli

1993
DVD
8033650551211
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Premi

    1993 - Mostra d'arte cinematografica di Venezia - Miglior attore (Coppa Volpi) - Bentivoglio Fabrizio

Informazioni aggiuntive

Dolmen Video, 2008
Mustang
124 min
Italiano (Dolby Digital 1.0 - mono)
Italiano per non udenti; Inglese
Wide Screen
foto; interviste; curiosità; documentario; filmografie; biografie

Valutazioni e recensioni

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HULK
Recensioni: 2/5

Dopo L'aria serena nella quale la sceneggiatura non esisteva, eccco l'opera vista come di transizione all'epoca. Scritto senza la minima ispirazione ma semplicemente giocando su mondi opposti, meccanico, quasi si trattasse di un trattatello di sociologia spicciola. La bellezza del film precedente, Milano vera protagonista delle quattro storielle, l'agendina Rhomeriana che faceva da tenue collante, pur se con mezzi non eccelsi si respirava il mglior Antonioni. Il secondo è un abbozzo, mollato Bentivoglio alla sua bravura 'Soldini non sa dirigere gli attori', la zingarella che non intrigherebbe nessuno , la pesante coltre rhomeriana, ancora arrancare nel solco di Wenders, ma il tutto appare sforzato, lontano da quanto si sperava dall'autore dell'aria serena dell'ovest.

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Mauro Lanari
Recensioni: 4/5

Sentirsi schiantati in due per la mancanza della metà con la quale s'ipotizza di poter raggiungere l'equilibrio fisico e mentale, quell'alterità che si suppone possa fornire il completamento psichico e somatico. L'opera seconda di Soldini elenca le antinomie fra i due paradigmi sessuali. Chiusura e apertura, ordine e disordine, formale e spontaneo, stanziale e nomadico, regolarità e incostanza, sicurezza e precarietà, progettuale e occasionale, convenzionalismo e anticonformismo. Considerando il circolo speculare della struttura filmica, la si potrebbe fruire anche a ritroso: lui è attratto da lei per controbilanciare la propria lacuna identitaria, idem lei verso di lui. Desiderano ciò che percepiscono come necessaria compensazione. Si parte dal malessere patito da Pietro per giungere a quello di Pabe, ma un decorso narrativo ribaltato non apporterebbe alcuna differenza. Lei vorrebbe integrarsi già nella cosmetica da grandi magazzini, lui vorrebbe emanciparsi già con l'abbandonarsi al caso. Cercano un cammino interiore coadiuvato dall’esterno, il portare a esprimere un presunto aspetto soffocato di sé tramite l'ausilio maieutico ed eterocatalizzatore. Invece scoprono di poter soltanto avere quel che non sono, che non sono mai stati e che non potranno mai essere. La componente maieutica viene denudata fino a smascherarne la pigmalionesca: si sforzano di diventare quanto non appartiene alla loro indole, così l'allontanarsi d'uno dei due riapre la lacerazione originaria, mai sanata e sempre solo momentaneamente tamponata dalla reciproca tangibile presenza. A Pietro comincia di nuovo l'epistassi come recidiva d'un'amputazione, d'uno squarcio organico, d'una ferita rimasta sempre aperta, Pabe finisce pure più sbandata dell'iniziale viso sfregiato col rossetto. Due volti segnati dal colore sanguinolento d'un'esistenza fallimentare per un deficit nell'identità costitutiva. No comment sul film disponibile su dvd giusto adesso per sfruttare la cronaca della dilagante xenofobia.

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Conosci l'autore

Silvio Soldini

1958, Milano

Silvio Soldini, nato a Milano nel 1958, a ventuno anni abbandona la facoltà di Scienze politiche per frequentare un corso di cinema a New York. Dopo aver realizzato alcuni cortometraggi torna a Milano nel 1983 e gira il suo primo mediometraggio in 16mm, Paesaggio con figure, che ottiene riconoscimenti in vari Festival nazionali e internazionali. Nel 1989 gira L’aria serena dell’ovest, che registra un significativo successo di pubblico e critica. Nel 1993 il successo si ripete con Un’anima divisa in due, presentato in concorso al Festival di Venezia. Del 2000 è Pane e tulipani che gli frutta nuovamente il consenso di pubblico e critica. Il film vince 9 David di Donatello e 5 Nastri d’Argento. Nel 2001 sceglie il registro drammatico con il film Brucio nel...

Fabrizio Bentivoglio

1957, Milano

"Attore e regista italiano. Dopo gli studi alla Civica scuola d’arte drammatica e l’esordio sulle scene con Shakespeare, nel 1981 debutta nel cinema in La storia vera della signora delle Camelie di M. Bolognini. L’incontro con G. Salvatores in Marrakech Express (1989) e in Turné (1990) fa di lui il simbolo del trentenne intellettuale, idealista e un po’ insicuro. Per nulla schiavo del suo fascino personale, accetta ruoli «scomodi» come la guardia che scappa con una zingara in Un’anima divisa in due (1993) di S. Soldini e il prete pedofilo in Pianese Nunzio 14 anni a maggio (1996) di A. Capuano. A film d’impegno civile come Un eroe borghese (1995) di M. Placido e Testimone a rischio (1997) di P. Pozzessere, alterna pellicole di ispirazione letteraria come Le affinità elettive (1996) dei fratelli...

Felice Andreasi

1928, Torino

Attore italiano. Dopo una lunga esperienza come cabarettista al Derby Club di Milano negli anni '60 e una felice prova televisiva in Il poeta e il contadino (1972) con Cochi (Ponzoni) e Renato (Pozzetto), negli anni '70 e '80 partecipa come caratterista a diversi film comici di scarsa levatura, ma riesce anche ad apportare una personalissima vena di elegante e scorbutica anarchia in opere più apprezzabili quali Il sospetto (1975) di F. Maselli, Storia di ragazzi e ragazze (1989) di P. Avati, Un'anima divisa in due (1993) e Pane e tulipani (2000) di S. Soldini. Appassionato di pittura, ha scritto D'amore (diverso) si muore e, a teatro, è stato apprezzato interprete di Balzac, Goldoni, Beckett.

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