«Un'allegra marcia carnevalesca nell'inferno» – Michail Bachtin
La storia di Čičikov, geniale artista del raggiro, antieroe plebeo che insegue il pallido miraggio degli ideali borghesi: il suo viaggio alla ricerca di «anime morte» per ottenere aiuti finanziari dallo Stato è un'avventura in cui tutti i valori sono capovolti in un paradossale realismo negativo: il benessere, la famiglia, la rispettabilità – ciò a cui Čičikov aspira di piú – si tingono di grottesco, e la sua storia e quella dei personaggi da lui incontrati si rivelano come tappe di un epos mancato, di una gigantesca parodia omerica che anticipa le avventure di altri illustri antieroi del romanzo moderno, dal Leopold Bloom di Joyce al Josef K. di Kafka.
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«Un'allegra marcia carnevalesca nell'inferno». La storia di Čičikov, geniale artista del raggiro, antieroe plebeo che insegue il pallido miraggio degli ideali borghesi: il suo viaggio alla ricerca di «anime morte» per ottenere aiuti finanziari dallo Stato è un'avventura in cui tutti i valori sono capovolti in un paradossale realismo negativo: il benessere, la famiglia, la rispettabilità – ciò a cui Čičikov aspira di piú – si tingono di grottesco, e la sua storia e quella dei personaggi da lui incontrati si rivelano come tappe di un epos mancato, di una gigantesca parodia omerica che anticipa le avventure di altri illustri antieroi del romanzo moderno, dal Leopold Bloom di Joyce al Josef K. di Kafka. Un tipico pasto: zuppa di storione con lasche e uova di tonno accompagnata da un timballo di code di siluro. Čičikov va in una trattoria con colonnine di legno intarsiate come antiche candelieri di chiesa. Trattoria di strada: samovar coperto di brina, pareti di pino piallate a lucido, scaffale colmo di teiere tazzine, piccole uova di porcellana dorate. Cena con maialino con rafano e panna acida. Anche: pietanza servita con minestra di cavolo, stomaco d’agnello farcito con polenta di grano saraceno, cervello e zampette.. Ricca trama, dissacrante. .
Un classico della letteratura russa. Ci si trova catapultati in una Russia ottocentesca di cui vengono illustrate le differenze sociali tra ricchi e poveri. Fa sorridere e riflettere allo stesso tempo
Un antiero indimenticabile è il protagonista di questo romanzo originalissimo, divertente da leggere e interessante, in quanto è un viaggio nelle tradizioni russe della provincia, l'unica pecca è il ritmo un po' lento della seconda parte.
Un romanzo molto divertente da leggere. Gogol riprende la tradizione del romanzo picaresco per descrivere uno spaccato della Russia di provincia, ancora basata sulle antiche corvèe e sul sistema feudale. Questa edizione mi sembra ben tradotta e risulta semplice da leggere. Difficile, d'altronde, rimanere scontenti quando si parla dei grandi scrittori russi dell'ottocento.