Addio gran secolo dei nostri vent'anni. Città, eroi e bad girls del Novecento

"Narrare l'inenarrabile", così il conduttore di una trasmissione dove si discuteva del libro definiva lo sforzo dell'autore, peraltro lusingato dal commento. Riassumere in un libro, per quanto di oltre 350 pagine, il XX secolo è pura utopia. Giampiero Mughini racconta le cose che più l'hanno colpito e che meglio conosce, alcune poco indagate da altri studiosi, storici eccetera. L'omicidio Moro e dintorni andava a mio parere approfondito, altre parti sono invece bellissime e i nomi, nomi, nomi di chi mi ha preceduto divengono per me storie, storie, storie di una Francia che Mughini dimostra in queste pagine di amare e conoscere.

Gentile Giampiero Mughini, lei è uno dei (rari) giornalisti-scrittori che se anche scrivessero solo la lista della spesa sarebbe scritta con "stile" e, di certo, andrei in libreria a comprarla e leggerla (dubito però che le liste della spesa, almeno per ora, si vendano in libreria anche se ormai ci vendono di tutto). Questa la premessa. Veniamo al libro che ho letto dalla prima alla pagina 382 con sentimenti via via più critici. E' un libro che se avesse avuto solo i primi capitoli, diciamo fino a quello su Nico e il rock andava benissimo, nonostante le lungaggini estenuanti dedicate alla Parigi dell'occupazione a al governo di Vichy, nomi, nomi, nomi, nomi. Il primo capitolo l'ho trovato di grande bellezza. Ma mi spiega perchè dedicare righe preziose alle scopate di Carla Bruni prima col filosofo padre e poi col filosofo figlio? ma chi se ne frega di Carla Bruni e delle dozzine di altre bad girls di cui scrive. E poi, caro Mughini, quello che dice su Nico & Co. l'aveva già scritto nel 2007 in "Sex revolution", ne "La donna creò l'uomo", parola più parola meno siamo lì, i concetti erano gli stessi, gli stessi episodi, le stesse giravolte. Ma perchè non chiudere con Mollino, duecento pagine prima, senza tirare in ballo argomenti già scritti e riscritti? perchè non fermarsi ai grandi libri su Interlandi, Calabresi e Svevo? perchè questa smania di pubblicare ogni anno come se lo prescrivesse qualche sadico medico? Insomma mi aspettavo un libro all'altezza dello scrittore che conosco e amo e mi ritrovo in mano, a sfogliare, spesso sbadigliando, un tomone che costa pure caro: euro 17,00. Un abbraccio deluso.