€ 10,80 € 13,50 -20%
disp. immediata

Dettagli

2022
Tascabile
3 maggio 2022
416 p., Brossura
9788804751731

Descrizione

Dal 12 dicembre 1969, quando esplode la filiale della Banca Nazionale dell'Agricoltura di piazza Fontana a Milano, fino all'assassinio di Roberto Ruffilli da parte delle Brigate Rosse il 16 aprile 1988, in Italia sono state ammazzate quasi quattrocento persone, e oltre mille ferite e rese invalide. Sono gli «anni di piombo e di tritolo», la stagione degli attentati a mano armata del terrorismo «rosso» e delle stragi «nere». Gianni Oliva ripercorre i fatti di quel periodo e ricostruisce l'Italia dei due decenni precedenti, da un lato conservatrice e retrograda, dall'altro paese del miracolo economico. Lo Stato alla fine ha vinto la guerra, ma solo dopo aver perso (per colpa) troppe battaglie.

Valutazioni e recensioni

5/5
Recensioni: 4/5
(2)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Non conoscevo l'autore. Mi è molto piaciuta la lealtà introduttiva. Libro scritto davvero bene, esso racconta un decennio in cui io mi sono affacciato da immaturo adolescente; un decennio torbido, commisto di ideologie nefaste, totalitarie, omicide; ideologie che hanno ingabbiato anche il dibattito politico in Italia, impedendo un progresso dialettico tra destre e sinistre che invece all'estero si è sviluppato in maniera assai più lineare che qui da noi. Lascia sempre un velo di tristezza vedere come attraverso facili pentimenti di convenienza molti assassini, complici ed anche meri fiancheggiatori se la siano cavata non ostante il profondo dolore causato nelle famiglie delle vittime (e voglio proprio stare sulle famiglie e non su roboanti parole come "Stato", "Istituzioni", "Società".., sulle quali ognuno potrà filosofare a proprio piacere). Benissimo ha fatto Gianni Oliva a chiudere il libro con un "redde rationem" che, nella profonda semplicità verbale di poche pagine, ben riflette lo schizofrenico girovagare, quasi da pallina da flipper, delle più sconclusionate "idee politiche" della nostra fine del '900, che purtroppo ancora oggi trovano porte aperte troppo facilmente nel mondo dell'informazione, quasi si volesse ritrovare un humus che avesse coltivato, pur nel terrorismo, un anelito di chissà che. Si pensi all'ultimo esempio: l'assurdo dibattito degli ultimi anni intorno a Cesare Battisti, per molti commentatori ridotto ad un "grande scrittore perseguitato". Ed invece no: stavano tutti dalla parte sbagliata: sia chi ha guardato a destra sia chi ha guardato a sinistra. Senza se e senza ma!

Recensioni: 5/5

Siamo in presenza di un saggio scritto veramente bene, per nulla difficile da leggere e che riassume in maniera magistrale un decennio veramente buio della nostra storia.