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Armatori, banche e Stato. Il credito navale in Italia dall'Unità alla prima crisi petrolifera
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Il credito navale è uno dei «crediti speciali» introdotti in Italia fra il XIX e il XX secolo a sostegno di particolari settori produttivi. Questo libro ne ricostruisce la genesi, l'evoluzione e le ricadute sull'industria marittima, muovendo dal dibattito che, all'indomani dell'Unità, si accese intorno all'idea di dare vita a un istituto destinato a concedere finanziamenti agevolati alle società di navigazione e alle imprese cantieristiche. Fino al termine dell'età giolittiana il credito all'armamento e alla navalmeccanica fu appannaggio delle banche universali. Durante la Grande guerra questo monopolio venne incrinato dalla nascita del Credimare (Navigazione generale italiana) e dall'acquisizione di una specifica competenza in materia da parte del Consorzio per sovvenzioni su valori industriali (Banca d'Italia). Una netta soluzione di continuità si produsse, però, solo nel 1928 con la comparsa dell'Istituto per il credito navale. Ideato da Alberto Beneduce, l'Icn estromise le banche miste dal comparto, erogando alle compagnie armatoriali mutui a medio-lungo termine e basso saggio di interesse. Soppresso nel 1940, le sue competenze furono affidate all'Istituto mobiliare italiano, i cui prestiti accompagnarono la marina nazionale dalla ricostruzione postbellica alla prima crisi petrolifera mondiale.
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In commercio dal:
13 luglio 2017
Pagine:
328 p., Brossura
EAN:
9788815271266
Indice
Nota introduttiva
Sigle e abbreviazioni
I. Stato sì, Stato no. Il credito navale da Boselli a Giolitti
1. Un settore da proteggere?
2. Il credito navale dopo l'Unità
3. Proposte e fallimenti d'inizio Novecento
4. I padroni del vapore: le banche miste
5. Il matrimonio fra la Navigazione generale italiana e la Banca commerciale
II. L'onda della Grande guerra
1. Le navi come i treni
2. La house bank della Ngi
3. Banca d'Italia e credito navale
4. Dalla falsa partenza al decollo: il Csvi nel dopoguerra
III. L'approdo al modello Beneduce
1. I finanziamenti agli armatori nella politica economica del fascismo
2. Le origini dell'Istituto per il credito navale
3. Composizione e strumenti
4. La sponda del Csvi
5. Mutui e costruzioni
6. Un vaso di argilla
IV. La stagione dell'Istituto mobiliare italiano
1. L'Imi e l'organizzazione del credito navale
2. I capitali per la rinascita della marina mercantile
3. Dalla ricostruzione alla competizione
4. Grandi, lussuose, inutili. Il finanziamento alla «Michelangelo» e alla «Raffaello»
5. La Sezione autonoma
6. L'enclave peschereccia
7. Dalle balene al petrolio. Lo «strano» caso dell'Antartide
8. La fine del monopolio
Conclusioni
Riferimenti bibliografici
Indice dei nomi
Indice delle imprese, degli istituti e degli enti economici
Sigle e abbreviazioni
I. Stato sì, Stato no. Il credito navale da Boselli a Giolitti
1. Un settore da proteggere?
2. Il credito navale dopo l'Unità
3. Proposte e fallimenti d'inizio Novecento
4. I padroni del vapore: le banche miste
5. Il matrimonio fra la Navigazione generale italiana e la Banca commerciale
II. L'onda della Grande guerra
1. Le navi come i treni
2. La house bank della Ngi
3. Banca d'Italia e credito navale
4. Dalla falsa partenza al decollo: il Csvi nel dopoguerra
III. L'approdo al modello Beneduce
1. I finanziamenti agli armatori nella politica economica del fascismo
2. Le origini dell'Istituto per il credito navale
3. Composizione e strumenti
4. La sponda del Csvi
5. Mutui e costruzioni
6. Un vaso di argilla
IV. La stagione dell'Istituto mobiliare italiano
1. L'Imi e l'organizzazione del credito navale
2. I capitali per la rinascita della marina mercantile
3. Dalla ricostruzione alla competizione
4. Grandi, lussuose, inutili. Il finanziamento alla «Michelangelo» e alla «Raffaello»
5. La Sezione autonoma
6. L'enclave peschereccia
7. Dalle balene al petrolio. Lo «strano» caso dell'Antartide
8. La fine del monopolio
Conclusioni
Riferimenti bibliografici
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