L' arte di ascoltare

scheda di Politi, P., L'Indice 1995, n. 8

Ecco un libro che richiede al lettore un po' di fatica. Intanto, per fare un minimo di chiarezza, Erich Fromm non ha mai scritto questo libro. Né, tantomeno, potrebbe averlo fatto in anni così vicini, essendo morto nel 1980. Poi, forse, non avrebbe scelto un titolo che riprende quello del suo bestseller, n‚ - azzardiamo - una veste editoriale così somigliante a quella dei romanzi da spiaggia. Ma, depurato da questo look da libreria estiva, il volume canta. È pur vero che Rainer Funk (il cui nome viene taciuto in copertina) ha assemblato in maniera assolutamente personale fonti diverse, lontane nel tempo e nello spazio: una conferenza del 1964, parti di un seminario del 1971, un'intervista del 1963, due paginette progettate per un'introduzione a un volume mai scritto sulla tecnica psicoanalitica. Forse l'itinerario seguito è soltanto uno dei tanti possibili. Certo è che la ricchezza umana e clinica di Fromm fa capolino a ogni pagina, sia che si occupi dei limiti della psicoanalisi classica e proponga dove e come andare oltre, sia che presenti un caso clinico complesso, sia che affronti la fatica che ogni paziente e ogni psicanalista devono quotidianamente affrontare. Ma della fatica, ho già detto.