Assassinio di lunedì

Con questo libro ho avuto delle sensazioni contrastanti. Mi è stato presentato come un giallo, in realtà è più un romanzo introspettivo, perché seguendo le piste che portano agli omicidi investighiamo sulla vita e lo stato d'animo del nostro protagonista. E' un libro molto scorrevole, non vorresti mai lasciarlo, e ciò che più ti porti dentro alla fine sono le riflessioni che lascia la penna di Turèll, non di certo il giallo, la cui soluzione mi ha lasciata abbastanza perplessa. Credo questa sia una ulteriore conferma di come l'autore non avesse in mente di scrivere un mistery, ma al contrario, avesse intenzione di inserirlo nella storia solo come appoggio agli intrecci personali dei personaggi. A saperlo prima, probabilmente me lo sarei goduta di più, ma se voi sarete pronti a leggerlo come un giallo da un più ampio respiro, potrebbe colpirvi.

Un giallo in cui l'intreccio è secondario rispetto alle figure che lo compongono. Un autore - e protagonista - che sa restituire con grande ironia e personalità il contorno esistenziale della vicenda in cui si trova coinvolto, sullo sfondo della vera grande protagonista di questo romanzo: Copenaghen, la città di Turèll e per la quale questo autore - prematuramente scomparso - è divenuto un vero e proprio personaggio.