Pubblicato nel 1934, Assassinio sull'Orient Express è da molti considerato il capolavoro di Agatha Christie, ed è sicuramente uno dei gialli più noti e letti in tutto il mondo.
L'Orient Express, il leggendario treno delle spie e degli avventurieri internazionali, occupa un posto importante nell'immaginario degli appassionati di letteratura. Il merito è di questo libro. In quella che probabilmente è la più celebre delle sue imprese, Hercule Poirot, salito a bordo di un vagone di prima classe partito da Istanbul e diretto a Calais, è costretto a occuparsi di un efferato delitto: mentre il treno è bloccato dalla neve sui Balcani, qualcuno tra i passeggeri pugnala a morte il signor Ratchett, un ricco quanto insopportabile cittadino americano. L'assassino deve per forza nascondersi tra i viaggiatori, ma nessuno di loro sembra avere un movente. Almeno in apparenza...
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Il famoso treno, proveniente da Istanbul e diretto a Calais, è costretto a fermarsi in aperta campagna in Jugoslavia a causa di una abbondante nevicata. A bordo non c’è molta gente, anzi è poca data la stagione e solo il primo vagone è totalmente occupato. In uno degli scompartimenti viene rinvenuto il cadavere di un ricco americano dallo sguardo poco rassicurante, per non definirlo addirittura tipico di persona malvagia. L’uomo è stato assassinato con numerose pugnalate mentre dormiva nella sua cuccetta. E’ impossibile chiedere il soccorso della polizia locale, dato che il treno è bloccato, ma per fortuna che a bordo c’è anche il più famoso degli investigatori, Hercules Poirot. L’indagine si presenta estremamente difficile perché, sebbene il colpevole non possa che trovarsi sul treno data la materiale impossibilità di abbandonarlo a causa della fitta nevicata, tutti i passeggeri hanno un alibi. Eppure, e Poirot lo sa bene, gli alibi sono fatti per essere verificati e appunto mano a mano che l’investigatore procede a valutarli si accorge che gli stessi stanno in piedi perché reciproci, nel senso che ogni occupante di uno scompartimento lo fornisce a favore dell’altro. Tuttavia, se questo è un buon punto di partenza, la ricerca del reo resta sempre estremamente difficoltosa, mancando il movente e il collegamento fra la vittima e uno o più dei passeggeri. Poirot procede con una logica ferrea, valuta tutte le possibilità, scarta tutti quegli indizi che sembrano essere messi lì per disorientarlo, e alla fine arriva alla soluzione che non anticipo per ovvie ragioni. Si sappia solo che è molto logica e che nel caso specifico rivela un Poirot sì amante della verità, ma anche compassionevole. Assassinio sull’Orient Express è con ogni probabilità il miglior romanzo scritto da Agatha Christie, quello che può essere definito un capolavoro, per tutta una serie di elementi che vanno dalla trama intricata, ma avvincente, alla perfetta caratterizzazione dei protagonisti.
Un grande classico, impareggiabile.
Dopo Dieci piccoli indiani, questo romanzo è il mio preferito della scrittrice. intrigante e mai prevedibile!
Che dire di questo classico? Ovviamente un pezzo di storia della letteratura, forse con alcune situazioni un attimo forzate ma con una costruzione fantastica...