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Bioeconomia e capitalismo cognitivo. Verso un nuovo paradigma di accumulazione - Andrea Fumagalli - copertina
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Descrizione


Gli ultimi trent'anni sono stati teatro di cambiamenti strutturali e irreversibili nel modo di produzione capitalistico, all'indomani della crisi del paradigma industriale-fordista. Si è modificato il ruolo dei mercati monetari e finanziari, le leve dell'accumulazione e della creazione di valore si fondano sempre più su nuove forme di lavoro e di produzione immateriale. Le regole redistributive si sono modificate e il lavoro stabile tende sempre più a trasformarsi in lavoro precario, si assiste sempre più al declino delle politiche di welfare. La conoscenza e lo spazio sono diventati le due variabili economiche più rilevanti nel determinare le dinamiche economiche. Questo libro indaga tali cambiamenti in un'ottica interdisciplinare e mette in luce gli elementi contraddittori e critici in quello che viene definito capitalismo cognitivo, dove sempre più l'intera esistenza viene messa a valore in ottica di produzione "bio-economica".
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Dettagli

2007
13 dicembre 2007
240 p., Brossura
9788843043569
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Indice

Prefazione Parte prima L'analisi del processo bioeconomico di accumulazione Introduzione. Il processo economico capitalistico 1. Il finanziamento del processo di accumulazione 1.1. Ascesa e declino del mercato del credito e del sistema bancario 1.2. Il nuovo ruolo dei mercati finanziari 1.3. Il biopotere della finanza 1.4. Le nuove modalità di finanziamento della produzione 1.5. Conclusioni: i mercati finanziari come proxy della produttività sociale 2. L'attività di produzione: l'evoluzione delle forme di accumulazione 2.1. Introduzione 2.2. Forme di valorizzazione del capitale: dal capitalismo industriale- fordista al capitalismo cognitivo-flessibile 2.3. Problematiche e caratteristiche dell'accumulazione fondata sulla conoscenza 2.4. Fondamenti per una nuova teoria del valore 3. L'attività di produzione: l'evoluzione delle forme di organizzazione dell'impresa capitalistica 3.1. Introduzione 3.2. L'impresa fordista 3.3. Multinazionali, capitalismo cognitivo e internazionalizzazione selettiva della produzione 4. La realizzazione monetaria bioeconomica: consumo, comunicazione e terziarizzazione 4.1. La realizzazione monetaria fordista 4.2. La realizzazione nel capitalismo cognitivo 4.3. La terziarizzazione dei consumi Parte seconda Le trasformazioni della prestazione lavorativa Introduzione 5. La prestazione lavorativa come forma di sussunzione totale della vita 5.1. Il processo di terziarizzazione del lavoro 5.2. Il processo di informatizzazione del lavoro 6. Le diverse forme del lavoro nel capitalismo cognitivo 6.1. Il lavoro salariato manuale e intellettuale 6.2. Il lavoro autonomo 6.3. La parasubordinazione 6.4. Il lavoro di cura e il lavoro servile 6.5. Il lavoro femminile 6.6. Brevi e preliminari conclusioni 7. Sfruttamento, alienazione e nuove soggettività del lavoro 7.1. Sfruttamento 7.2. Alienazione 7.3. Riflessioni sulle soggettività messe al lavoro 7.4.4 Conclusioni Parte terza La dialettica nella bioeconomia e le contraddizioni del capitalismo cognitivo 8. Per un'analisi del capitalismo cognitivo 8.1. Introduzione 8.2. Il concetto di bioeconomia 8.3. I nodi problematici della bioeconomia del capitalismo cognitivo 8.4. Il 'comune': oltre il pubblico e il privato 8.5. Gli ambiti conflittuali del comune: la precarietà 9. Per un programma socio-economico postsocialista: elementi di riflessione sulla moltitudine precaria 9.1. Introduzione 9.2. Il superamento della precarietà e la ricomposizione della soggettività precaria 9.3. Il reddito di esistenza 9.4. Welfare del comune (commonfare): il superamento della flexsecurity 9.5. Il welfare del comune (commonfare) 9.6. L'organizzazione della moltitudine: le forme della rappresentanza 9.7. C'est ne qu'un debut! Riferimenti bibliografici

Conosci l'autore

Andrea Fumagalli

1959, Milano

Andrea Fumagalli (Milano, 1959), economista, è docente presso le Università di Pavia e di Varese. I suoi interessi di ricerca sono prevalentemente relativi alla teoria macroeconomica, alla teorie monetarie eterodosse, all’economia dell’innovazione, alla distribuzione del reddito e alle mutazioni del capitalismo contemporaneo. Con Feltrinelli ha pubblicato Il lavoro autonomo di seconda generazione (1997).

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