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La bionda dagli occhi neri. Un'indagine di Philip Marlowe
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La bionda dagli occhi neri. Un'indagine di Philip Marlowe - John Banville - copertina
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bionda dagli occhi neri. Un'indagine di Philip Marlowe

Descrizione


Una regia magistrale, sostenuta da una scrittura raffinata, capace di continui scarti e cambi di registro, per far rivivere il mondo di Raymond Chandler e uno dei detective più amati del noir di tutti i tempi.

A Los Angeles è un sonnolento pomeriggio d’estate, non si muove una foglia e il traffico, in strada, scorre al rallentatore, come gli affari di Philip Marlowe: sì, proprio quel Philip Marlowe, il più ruvido e solitario degli investigatori privati. Ma a volte basta un istante perché gli eventi prendano una piega imprevista, basta l’ingresso in ufficio di una bellezza mozzafiato, una bionda sensuale ed elegante, per scombussolare i piani e i pensieri. Clare Cavendish, erede della Langrishe Fragrances, impero dei profumi, è alla ricerca del suo amante scomparso, tale Nico Peterson, agente di spettacolo che vivacchia grazie a divi da quattro soldi e starlet di belle speranze. Certo, una strana coppia. Lei è ben consapevole che il suo uomo non fosse un granché, poco più di un manigoldo in abiti eleganti, eppure era suo, ed è decisa a riaverlo. Strani anche i posti che frequentavano, come l’esclusivo Cahuilla Club, con il muro di cinta ricoperto di buganvillea, l’imponente cancello dorato e un impeccabile maggiordomo dal marcato accento inglese che serve il tè. Immergendosi in questo mondo traboccante di ricchezza, Marlowe si trova alle prese con personaggi stravaganti e individui loschi, come i due messicani che compaiono all’improvviso, disposti a tutto pur di ritrovare Nico: chi li manda e perché? A disorientare Marlowe, oltre all’ambigua seduttività della bionda dagli occhi neri, si insinua il tarlo del dubbio e dei sentimenti, quanto mai aggrovigliati, che lo legano a più d’uno dei personaggi della storia.
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Dettagli

2
2014
6 marzo 2014
288 p., Brossura
9788823507906

Valutazioni e recensioni

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Egmont
Recensioni: 3/5

Esperimento interessante, dal punto di vista dell'imitazione di: stile, ambientazione, tipi umani Chandleriani; per il resto non ci siamo, voglio dire: non ci siamo con il protagonista, Philip Marlowe, che poi sarebbe l'essenza più importante delle avventure hard boiled di Philip Marlowe. Il signor Spock direbbe che "una differenza che non fa differenza non è una differenza". Beh, qui la differenza c'è ed è evidente. Il "vero" Philip Marlowe era molto più che una sfilza di spiritosaggini, alcune delle quali eccessivamente strampalate (come nel caso di questo libro); Raymond Chandler era molto più di una prosa elegante: 1) Il "vero" Philip Marlowe non avrebbe mai pianto per una donna che non fosse sua madre. 2) Il "vero" Philip Marlowe non sarebbe mai andato a letto con una cliente. 3) Il "vero" Philip Marlowe non avrebbe mai tradito la donna amata e con la quale era già impegnato (Linda Lorring). 4) Il "vero" Philip Marlowe non avrebbe mai sparato su di un uomo disarmato, non importa quanto quest'ultimo fosse cattivo. 5) Il "vero" Philip Marlowe, prima di essere un cinico investigatore privato, era un uomo d'onore. Per usare le stesse parole di Raymond Chandler: "Se si è un uomo d'onore in una cosa lo si è in tutto". Esperimento interessante. Divertente anche. Da leggere ma, più che altro, per capire questo: se lo spirito di Raymond Chandler si trova da qualche parte, certo non era a fianco di John Banville (alias Benjamin Black) quando stava scrivendo questo libro. Comunque è utile per capire che di Raymond Chandler ce n'è stato uno solo: unico e inimitabile, forse irripetibile.

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Fabio
Recensioni: 2/5

Che io ricordi è di Robert B.Parker con il romanzo "Perchance To Dream",sorta di seguito del "Grande Sonno",l'ultimo tentativo di resuscitare Marlowe. Lo avevo comprato con curiosità ed ero rimasto molto deluso perché nulla faceva ricordare nemmeno vagamente l'originale.Marlowe e gli altri personaggi richiamati in vita erano delle caricature senza anima e la storia era insulsa di per se. Questo romanzo di Banville non mi pare che ottenga miglior risultato,ma almeno non scade nel ridicolo come il suo predecessore e certe atmosfere ricordano vagamente l'originale. Il finale,frettoloso e caotico lascia molto a desiderare. Speriamo che non ci siano in futuro altri esperimenti analoghi. Semplicemente "non si può fare".

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ric
Recensioni: 5/5

Una chicca...sembra Chandler...

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Recensioni

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Voce della critica

  "Era uno di quei martedì pomeriggio d'estate in cui ti chiedi se la terra ha smesso di girare. Il telefono sulla mia scrivania aveva l'aria di chi sa di essere osservato": nemmeno tre righe di incipit e ti senti proiettato indietro in un universo chandleriano di uomini con il cappello in testa anche d'estate e sigarette compulsive, capelli ondulati pieni di brillantina, donne con cappellino e veletta e sigaretta nel bocchino, whisky e drink a ripetizione, bionde che, come quella in copertina, sembrano alludere a Marylin Monroe persa in una giungla d'asfalto (il film di John Huston è del 1950). Dopo tanti, troppi fantasiosi serialkiller, intrighi sovranazionali, narcomattanze splatter, gialli che vengono dal freddo o dal mediterraneo, si torna per una volta a un mondo ordinato di crimini ordinari e di detective credibili dal sapore un po' vintage, quando il noir si chiamava hard boiled. Banville, che fa parte del pantheon degli scrittori contemporanei e ha vinto il Booker Prize nel 2005, è stato incaricato dalla Raymond Chandler Estate di riportare in vita il leggendario private eye in un romanzo dal titolo che più chandleriano non si può, con lo pseudonimo che usa per i suoi gialli (ma non in Italia). La storia la riassume lo stesso Philip Marlowe: "sono stato assunto per indagare su un tizio che si supponeva fosse morto. Non faccio in tempo a girarmi che mi ritrovo immerso fino al collo tra i cadaveri e per un pelo non divento un cadavere anch'io". Il caso diventa una sorta di palinsesto dove il manoscritto originale è parzialmente cancellato e sopra viene scritto un testo nuovo. Le condizioni le solite: 25 dollari al giorno più le spese. Per chi non lo conosce: "Sono solo un uomo qualunque che cerca di guadagnarsi un dollaro e rimanere onesto…Facciamo il nostro lavoro noioso, andiamo a casa stanchi la sera e non profumiamo di rose". E ancora: "Ho dei principi. Non saranno molto alti né molto nobili, ma d'altro canto non sono in vendita". Marlowe appare come l'erede moderno del cavaliere (ma con qualche macchia e non senza un po' di paura) o del pistolero del West, in lotta contro il drago del male, che si aggira nelle strade della città, con durezza ma senza perdere la tenerezza e il disincanto. Naturalmente tra la bionda che lo ha assunto e il detective si sviluppa qualcosa di molto più complicato di un semplice rapporto di lavoro, qualcosa che improvvisamente si riallaccia alle vicende del Lungo addio (1953), dove il miglior amico di Marlowe aveva finto di suicidarsi in Messico. Tutto si tiene nel mondo di Marlowe. Qua e là un'unghiata chandleriana, come quando il nostro osserva dalla finestra di fronte una dattilografa al lavoro: "Faccino grazioso, sorriso timido; il tipo di ragazza che vive con la madre e prepara il polpettone per il pranzo della domenica. È una città triste, questa" (Los Angeles ovviamente). Per non parlare dello strepitoso dialogo tra Marlowe legato, accanto a due messicani massacrati alla Tarantino e prossimo a fare la stessa fine, e il carnefice, un milionario cattivissimo, per dieci pagine filate. Ovvero, quando i confini tra genere e letterarietà saltano. Davvero un lunghissimo addio di Marlowe, questo, triste e finale.   Fernando Rotondo

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Conosci l'autore

John Banville

1945, Wexford

John Banville è nato a Wexford, in Irlanda, nel 1945. Banville è conosciuto per la sua prosa precisa e fredda, caratterizzata da un'inventiva Nabokoviana, e per l'umorismo nero del suo spesso malizioso narratore. Scrive nel «The New York Review of Books» fin dal 1990. Nel catalogo Guanda sono presenti: La spiegazione dei fatti, La notte di Keplero, Atena, L’intoccabile, Eclisse, L’invenzione del passato, Ritratti di Praga, Il mare (vincitore del Booker Prize 2005), Isola con fantasmi, La lettera di Newton, Teoria degli infiniti, Un giorno d'estate, Il buon informatore, Una educazione amorosa, False piste, La musica segreta, La chitarra blu, Il cerchio si chiude e, della serie dedicata all’anatomopatologo Quirke Dove è sempre notte, Un...

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