Darkness on the Edge of Town

Mi ci sono voluti 42 anni per rivalutare - perdonate l'ardire - questo gioiello del giovane Springsteen. Ho sempre declamato The river e Born to run come il meglio del meglio ma anche questo album è stellare. Su 10 pezzi 9 capolavori - immortali. Quello che forse non avevo mai digerito era il mixaggio, forse un pò ruvido e, per le sonorità espresse in questo capitolo musicale di Springsteen, i pezzi avrebbero meritato una maggiore rotondità come negli altri due album sopracitati. O forse i componenti della E-Street erano troppo giovani e impulsivi e Springsteen non ancora "maniacale" e perfezionista in studio di registrazione. Nebraska, altra gemma del cantautore, era ancora lontano.... Non voglio divagare troppo - solo vi dico che anche questo disco non può mancare nella vostra collezione - in questo caso cd o vinile mi paiono uguali - anche se Springsteen normalmente è un artista da vinile se proprio vogliamo apprezzarlo fino in fondo.

Non è il disco migliore di Bruce, ma la sua qualità è sicuramente sopra la media dato che non stanca mai, i pezzi sono nel perfetto primo periodo di Bruce Springsteen, molto diretti e semplici musicalmente, hanno una valenza non da poco anche i testi che descrivono al meglio i disagi di una società, quella americana, che è sempre in balia tra il degrado e la speranza di un sogno, la canzone titletrack dell'album è sicuramente quella più significativa. Un disco che non mi stanco mai di ascoltare.

Lo puoi sentire tre volte in un giorno e non ti stanca mai, ogni volta è emozionante. Contiene dei pezzi davvero notevoli che sono senza tempo e che trasmettono delle emozioni molto profonde. A mio parere un capolavoro scritto con tutta l'anima, i ricordi, le esperienze di vita vissuta di un giovane Bruce Springsteen che aveva fatto tesoro di tutto quello che lo circondava, dimostrando poi una acutissima sensibilità di trasformare in musica la quotidianità, anche quella più dura e sofferta.