A Brief Crack of Light

A brief crack of light, un minuscolo spiraglio di luce, è una citazione da Nabokov (“The cradle rocks above an abyss, and common sense tells us that our existence is but a brief crack of light between two eternities of darkness”) riportata nel booklet di questo album: un aforisma che ben si addice a una band cupa, cinica e sempre arrabbiata come i Therapy?. In questo lavoro il terzetto che ha in Andy Cairns, voce e chitarra, il suo eccellente frontman, raccoglie dieci pezzi all'altezza della sua fama: già il titolo di apertura, Living in the shadow of the terrible thing, non delude da questo punto di vista. Mancano forse i brani più orecchiabili, i ritornelli catchy che Cairns sa produrre in quantità fin dagli esordi del complesso, ma pezzi come Get your dead hand off my shoulder, Plague bell, Why turbulence? o The buzzing valgono comunque il prezzo del biglietto. Muri di chitarre, batterie precise al limite dell'ossessivo e una buona dose di melodia: la formula dei Therapy? è questa e si conferma vincente anche in questo caso.