Il brigatista e l'operaio

La mia copia di questo libro reca un’annotazione a penna all’inizio in cui lo scrivente definisce il testo intriso di luoghi comuni e falso buonismo. Con una introduzione del genere non è stato facile entrare nello scritto di Bianconi, quelle parole mi risuonavano in testa condizionandomi. Alla lunga, però, la qualità del lavoro è venuta fuori tanto da farmi ritenere che il precedente lettore non avesse superato pagina 50. Perché non ho trovato proprio né buonismo né luoghi comuni. Evidente (invece) lo sforzo dell’a. di comprendere e spiegare l’accaduto e i drammi personali tanto della vittima, quanto dei parenti della vittima e degli uccisori o meri mandanti. Sarebbe preferibile, in sintesi, sforzarsi di leggere il testo senza pregiudizi per tentare di comprendere una pagina della storia del nostro Paese che per alcuni ancora non si è conclusa, e per evitare che possa ripetersi.