Il canto dell'usignolo. La saga degli Otori. Vol. 1

è un libro davvero intrigante. ve lo consiglio.

Davvero un bel libro! Primo di una saga composta di più romanzi. Ottima anche la traduzione.

Perché il giovane pacifico Takeo cambierà così radicalmente? Lui, che non amava la violenza e che viveva in un luogo tranquillo? L’ho capito al termine della lettura di questo libro. I personaggi sono la personificazione degli stereotipi. Raffinate anche le tradizioni del popolo giapponese. Un affresco della cultura di questo popolo.

bellissimo. ho grandi aspettative per i volumi successivi

Un saga fantasy molto diversa dalle altre. Unica per l'ambientazione e lo sviluppo.

Un romanzo molto bello. Si tratta del primo di una saga. Consiglia a chi piace il Giappone.

Molti nomi in lingua che rallentano la lettura. Ma rimane un ottimo romanzo.

Uno dei motivi che mi hanno spinto ad acquistare questo romanzo è l'ambientazione cioè l'ambiente del Giappone antico. È una storia piatta, senza infamia e senza lode con un obiettivo pressoché intuibile. Lo consiglio per una lettura non impegnativa e che non ha pretese molto alte

Lettura leggera, scritta in modo semplice e lineare. La storia è ambientata in un Giappone medievale e il nostro protagonista (Tomasu/Takeo) è un ragazzo che, persa la famiglia, viene adottato dal nobile Shigeru del clan Otori e verrà addestrato per un motivo che scopriremo solo verso la fine. Molte descrizioni e poca azione.

mi aspettavo di più ma non è male.

Una saga strepitosa nel Giappone Feudale. E' un fantasy.

Edizioni E/O non sbaglia un colpo. Questa saga ambientata in Giappone è davvero originale.

Inizio intenso per questa saga che avevo già letto in una vecchia edizione.

Scrittura fluida, ogni capitolo si lega all’altro in modo naturale e piacevole. Ottima commistione di leggenda e modernità, ci sono elementi stilistici che ricordano il genere di Cronaca della Luna sul Monte mescolati allo stile moderno e fresco dell’autrice. La storia è di intrattenimento ma molto piacevole. Punto forte: Stile e caratterizzazione dei personaggi anche se incarnano degli stereotipi ma è anche lì il loro fascino Punto debole: La trama è molto lineare e i dialoghi un po’ sfuggenti Nel complesso è un ottimo libro e lo consiglio agli amanti veri del mondo giapponese che sono sicura sapranno apprezzarlo. Non metto 5 stelle perché a mio parere esagerate per un libro di questo genere.

Scrittura insufficiente e pigra: si tratta di un unico riassunto raccontato di quella che, nonostante la scorrevolezza (ma non per forza piacevolezza) del testo, è una storia piuttosto noiosa.

Una storia avvincente, che con il giusto ritmo fa crescere la curiosità pagina dopo pagina, fino al punto di non riuscire a staccarsi dal libro. La scrittura aiuta molto, fluida e mai eccessivamente complessa, creando con efficacia le ambientazioni di questo Giappone immaginario e caratterizzando i personaggi quanto basta. Soprattutto il protagonista, Takeo, giovane voce narrante che sembra scoprire il mondo e se stesso insieme al lettore. Ho iniziato a leggere questo libro soprattutto per l'ambientazione, sia storica che geografica, e devo dire che è molto suggestiva. Mi piace molto il fatto che i personaggi siano spesso in movimento, in viaggio verso qualcosa. L'unica cosa che avrei voluto trovare maggiormente fra le pagine è la cultura giapponese, i raffinati e fluttuanti dettagli che permeano gesti e tradizioni di un popolo estremamente affascinante. Assolutamente leggerò i seguiti!

Ambientazione originale e suggestiva: il giapponese medievale; La scrittura è fluida, la trama lineare... ne esce una lettura leggera Viste le premesse si poteva fare di meglio, c'è il giro molta concorrenza e non si può limitare a scrivere una "bella storia"