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Capitalismo predatore. Come gli USA fermarono i progetti di Mattei e Olivetti e normalizzarono l'Italia
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Capitalismo predatore. Come gli USA fermarono i progetti di Mattei e Olivetti e normalizzarono l'Italia - Bruno Amoroso,Nico Perrone - copertina
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Capitalismo predatore. Come gli USA fermarono i progetti di Mattei e Olivetti e normalizzarono l'Italia

Descrizione


Enrico Mattei e Adriano Olivetti davano fastidio agli stati uniti. Andavano fermati. Il primo insidiava il monopolio delle "Sette sorelle" sul petrolio. Il secondo non solo proponeva un nuovo modello sociale - immaginando un'impresa che facesse proprie le istanze del bene comune - ma aveva portato l'azienda di Ivrea ad essere protagonista nelle ricerche sui calcolatori. L'eredità di Mattei e Olivetti è stata gettata alle ortiche e dissipata nella lunga sbornia liberista che ha attraversato il Paese. Dal 1991 al 2001 sulla Penisola si scaraventa una valanga di privatizzazioni (banche e imprese). E non può non saltare agli occhi la "coincidenza" temporale di questa svendita con la stagione di Mani Pulite, un'operazione politico-giudiziaria, sostengono gli autori in questo saggio, "certamente incoraggiata dagli Usa", e che tolse di mezzo gli imprenditori e i politici che avevano contribuito al rafforzamento dell'economia italiana. Con la liquidazione dell'ENI e dell'IRI si riportava l'Italia alle condizioni del dopoguerra: quelle di un Paese minore nel contesto internazionale. Amoroso e Perrone si mettono sulle tracce dei liquidatori dell'interesse nazionale, senza nostalgie per il passato ma mossi da un bisogno di verità e chiarezza sulle ragioni del declino italiano.
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Dettagli

RX
2014
29 gennaio 2014
93 p., Brossura
9788868261313

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sergio8755
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E’ un peccato grave che tesi così eterodosse vengano esposte in una forma ridotta, confusa e banalizzata. Alla fine della lettura di questo pamphlet, infatti, si resta veramente interdetti dall’insieme di affermazioni tanto nette quanto generiche e indimostrate, talvolta anche ridicole, che evocano - purtroppo senza distanziarsene - teorie complottiste sui mali italiani come puro frutto di ingerenze esterne. Come nella Settimana Enigmistica il libro butta tra le pagine eventi a piacere e unisce i punti per trarne la grafica del complotto geopolitico contro la sempre risorgente abilità imprenditorial/manageriale italica, affossata dai maneggi di inglesi, francesi, tedeschi e, naturalmente, americani. Abbiamo: la morte (sospetta) di Mattei; quella di Olivetti (molto meno sospetta ma, essendo solo al momento fatidico, sempre sospettabile); quella del di lui collaboratore nello start up della Divisione Informatica dell’azienda; l’improvviso deflagrare di mani pulite che azzera un ceto imprenditoriale (e politico?) evidentemente fin lì efficace, meritevole e innovativo; le privatizzazioni del sistema italiano delle partecipazioni statali; la famosa (famigerata?) cena sul panfilo Britannia che di poco precedette l’avvio del programma. Fatti ed eventi lungo un arco pluridecennale che, messi in fila, mostrano un disegno a grana (troppo) grossa: il mostro capitalista predatore di governi e finanzieri stranieri che azzanna l’italica volpe. Veramente troppo poco, l’argomento meriterebbe ben altro lavoro. Ci si chiede il perché di questa scelta infausta - pubblicare un brogliaccio, appunti per un progetto di ricerca - che nuoce gravemente alle tesi che vuol sostenere. Se, infatti, si volevano affossare e ridicolizzate alcune interessanti ipotesi interpretative sui rapporti tra il sistema produttivo italiano e quello degli altri paesi occidentali “più avanzati” (parole di una volta), ebbene il libro centra in pieno il bersaglio. Il voto non è alle tesi ma al loro svolgimento.

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Nico Perrone

1935, Bari

Nico Perrone, all'anagrafe Nicola Carlo Perrone (Bari, 27 aprile 1935), è un saggista e storico italiano. Ha insegnato Storia moderna e contemporanea nelle Università di Bari e in tre università danesi come professore ospite in Danimarca. Fra i suoi libri: Enrico Mattei (Bologna 2012), Progetto di un impero. 1823, l’annuncio dell’egemonia americana infiamma la borsa (Napoli 2013). Con Sellerio Editore pubblica De Gasperi e l'America (1995) e Il truglio (2000).

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