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All'inizio ho faticato ad entrare nella storia, poi è diventata sempre più intricata e non riuscivo più a staccarmi dalle pagine. Man mano che andavo avanti pensavo a quelle bambole russe una dentro l'altra, infatti, ogni rivelazione contraddiceva in parte quello che si era scoperto prima, e solo alla fine si è avuto il quadro completo.. Devo dire che non sono riuscita ad affezionarmi a nessuno dei personaggi, quanto all'atmosfera circense e fiabesca di Caraval. Dato che sono rimasti alcuni misteri da scoprire, inizierò subito il secondo volume della saga.
Credo che la parola d'ordine sia: superficialità. Personaggi piatti, senza approfondimenti né sviluppo con priorità discutibili che lui portano a fare scelte ancora più discutibili. Trama contorta e arzigogolata in modo inutile al punto da risultare confusa. Ambientazione che vuole sorprendere e stupire ma finisce per essere ugualmente confusa, fumosa e inconsistente. Ha delle buone basi ma ha davvero bisogno di un maggiore approfondimento dei persona e di definire i dettagli del contesto.
Se hai dai dodici ai 20 anni è una lettura piacevole, ma per me che ne ho 40 è una roba da compitino della prima elementare. Lasciate stare.
Tanto tanto innamorata di questo libro. L'atmosfera magica, le descrizioni dei luoghi, i personaggi mi hanno tenuta incollata fino all'ultima pagina. Non vedo l'ora di continuare questa saga, nonostante io sia molto spaventata dalle recensioni dei prossimi due libri.. chi vivrà vedrà!