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Chi ti credi di essere? - Alice Munro,Susanna Basso - ebook
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Descrizione


«Chi ti credi di essere?» Troppe volte Rose si è sentita rivolgere questa domanda nel paesino di West Hanratty in cui è cresciuta. Prima fra tutti dalla sua matrigna Flo, donna pratica e un po' volgare, meschina e generosa insieme, l'incarnazione di quella realtà provinciale da cui Rose vorrebbe e sa di non poter fuggire. Per quanto studi, per quanto si ribelli, per quanto scappi. Quarant'anni e dieci racconti in sequenza, fra lealtà e disprezzo per l'universo di Flo, perché Rose arrivi a capire chi davvero crede di essere, chi davvero è. Come dieci capitoli di un anomalo romanzo di formazione, i racconti di questa formidabile raccolta delineano con sapienza il personaggio di Rose, privilegiando il ruolo che il rapporto con la matrigna Flo ha avuto nel complesso definirsi della sua identità. La voce da cui riceviamo le storie è quella di un narratore provvisoriamente onnisciente il quale organizza in ordine cronologico episodi della vita di Rose lasciando che emerga dalla loro successione il conflitto tra desiderio di fuga e consapevolezza della necessità di restare. Rose è la bambina ribelle e pensosa del primo racconto, punita a cinghiate da un padre imperscrutabile e chiuso; Rose è l'avida lettrice che tiene a bada il pensiero del padre ammalato e l'insofferenza alle meschinità di casa a furia di Shakespeare e Dickens; è l'adolescente in viaggio dalla piccola West Hanratty a Toronto, vittima e complice di una sordida iniziazione sessuale ad opera di un impassibile ministro del culto. Ma Rose è anche la giovane innamorata del modo in cui sembra amarla Patrick Blatchford, dottorando in Storia presso la stessa università che le ha aperto le porte grazie a una borsa di studio; è la donna coinvolta in una relazione extraconiugale destinata a concludersi nell'amarezza; è la madre nervosa di una bambina piú saggia di lei, ed è infine la donna matura che torna là dove tutto era cominciato e ritrova, nel tono brusco e inclemente di Flo, ormai prossima al ricovero in casa di riposo, il filo ininterrotto di un'esistenza interiore, e il ricordo dell'unico amore mai raccontato. Non è un caso dunque che l'ultimo racconto, quello che dà il titolo alla raccolta, chiuda a cerchio il percorso e coaguli il senso delle esperienze narrate nella severa domanda retorica rivolta da una maestra arcigna a una Rose di nuovo bambina: «Chi ti credi di essere?» Se, come l'autrice afferma, «la memoria è il modo in cui non cessiamo di raccontare a noi stessi la nostra storia e di raccontare agli altri versioni in certa misura diverse della nostra storia», allora Alice Munro dispone del dono straordinario di attingere a un repertorio di materiale privato senza mai esaurirne la forza. Susanna Basso *** «Non saprei dire se Chi ti credi di essere? sia una raccolta di racconti o un nuovo genere di romanzo, ma qualunque cosa sia è meraviglioso». John Gardner
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Dettagli

Testo in italiano
Tutti i dispositivi (eccetto Kindle) Scopri di più
267 p.
Reflowable
9788858406786

Valutazioni e recensioni

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Irene
Recensioni: 2/5

Romanzo suddiviso in capitoli che possono essere letti come racconti a sé stanti o nel loro insieme. Personalmente ho apprezzato molto questa suddivisione e la scrittura dell'autrice è notevole, il contenuto però mi ha lasciata piuttosto indifferente e non mi ha coinvolta. Proverò a leggere altro della Munro in futuro.

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silvia
Recensioni: 4/5

"pensava che l'aura peccaminosa le danzasse intorno come la fiamma semi visibile di un becco a gas", è la descrizione dello stato d'animo della protagonista che si accinge a incontrare il suo amante, in un'epoca in cui ciò era considerato sconveniente. Di un'autrice che scrive così c'è poco da dire, oltre alla maestria nella prosa c'è anche una nitidezza esemplare nel definire concetti astratti, quali ad esempio la "miseria", non intesa come povertà materiale, ma smania di consumare, piuttosto che nutrire la mente con stimoli non provenienti unicamente dall'acquisto di nuovi oggetti. Alice Munroe, ha il potere di elevare lo squallore a monito che resta dentro.

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Fatima Bechini
Recensioni: 5/5

la protagonista cresce in una realtà provinciale dalla quale tenta in tutti i modi di fuggire, ma alla quale ritornerà, almeno con il cuore, perché scopre, nel corso della sua vita, che le proprie radici sono vitali e non si possono spezzare perché il rischio è di perdersi; dieci capitoli, dieci racconti, ognuno con una propria autonomia, narrano l'esistenza della protagonista, dall'infanzia all'età adulta: da piccola in conflitto con la matrigna, donna che avrà un'importanza fondamentale nella sua vita, poi la scuola di base e il liceo, la fuga verso la grande città, l'università e l'amore, il matrimonio, la figlia, le avventure sentimentali, e la vita che scorre in mezzo ad aspirazioni più o meno frustrate, tra delusioni e ricordi, per ritornare alla ormai vecchia matrigna, figura emblematica che rappresenta il desiderio di affrancarsi in perenne conflitto con la paura di perdere qualcosa di sicuro e consolante come un rifugio. Attraverso il quotidiano ("un tegame può rivelare perfidia, il disegno sul pavimento guardarti con aria di scherno: è il tradimento, l'altra faccia del quotidiano"), la protagonista acquisisce una saggezza di "sopravvivenza" che ne fa un personaggio toccante; e nessuno sa essere così toccante sotto l'apparenza del distacco come l'autrice.

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Voce della critica

Le short stories di Alice Munro costituiscono un ottimo esempio di massima compressione narrativa. Ridurre, diminuire, togliere dalla superficie della narrazione per gettarsi, in modo quasi maniacale, nelle profondità dei propri personaggi, cosicché le strutture narrative siano sempre tese allo spasmo, un istante prima della rottura. Dopo l'edizione del 1995 presso e/o, Einaudi ripropone, nella traduzione di Susanna Basso, Chi ti credi di essere?, dieci racconti che Alice Munro scrisse nel 1978, dieci momenti della vita di un'unica protagonista, Rose. La frammentarietà della narrazione non scardina, tuttavia, la coerentissima unità interna, in cui il tempo ha disposizione circolare, tanto che Chi ti credi di essere? può essere considerato un romanzo di formazione sui generis. Rose, orfana di madre, trascorre l'infanzia in una famiglia povera e moralista a West Harranty, Ontario, all'epoca della Depressione, e legge le opere di Shakespeare e Dickens durante la malattia del padre; è l'adolescente che non sa opporre resistenza alle avances di un pastore protestante su un treno diretto a Toronto (situazione che ricorda, seppur declinata al femminile, L'avventura di un soldato di Italo Calvino). Quando una borsa di studio glielo consente, va al college, lontano dalla famiglia e da Harranty, in un mondo che le permette di sviluppare quel suo lato intellettuale che era stato represso fino ad allora. Dopo avere ottenuto successo come insegnante di teatro e come attrice, pur in una continua tensione tra affermazione e disincanto, la raggiunta maturità segna il ritorno alla città natale per assistere la matrigna Flo, ormai invecchiata e prossima a essere rinchiusa in casa di riposo. Questi sono momenti quasi topici nella scrittura di Alice Munro, scrittura secca, soprattutto nei dialoghi. L'essenzialità si fa metafora della banalità dell'esistenza. È una scrittura che agisce sui rapporti di forza e sulla fragilità della memoria, lasciando al lettore il compito di ricomporre i cocci. La matrigna Flo – e non tanto il padre violento e manesco – costituisce, con la sua rozza mentalità di personaggio marginale che condensa però lo spirito di tutto un luogo, il controcanto, in qualche modo tragico, della vita della protagonista. Rose è intellettualmente precoce e dotata, ma repressa da un ambiente moralista; vive i suoi primi anni in una povertà che trasformerà in aneddoti per gli ospiti, ma scopre presto, su quel treno per Toronto, quanto sia difficile per una donna conquistare un proprio posto nella società e nel mondo, soprattutto quando non ha mezzi e protezione. Rose va alla ricerca di stabilità sia affettiva, sia economica, e si getta in storie che terminano in inevitabile incompletezza e sofferenza, anche se l'amore è la forza da cui non esiste emancipazione. A dispetto del suo matrimonio e delle sue avventure deludenti, in cui si verifica uno scollamento tra aspettative e realtà, Rose ricorderà con tenerezza sincera Ralph Gillespie, affetto adolescenziale nato sui banchi di scuola e mai veramente cancellato, neppure dal passare del tempo: "Che cosa poteva dire di sé e di Ralph Gillespie, se non che sentiva vicina la vita di lui, più vicina di quella di uomini che aveva amato, una tacca sopra la propria?". Si può soffocare l'amore, ma non si può mai del tutto smettere di cercarlo. Il teatro, la finzione, il dramma non sono casuali e sono il fulcro della relazione tra Flo e Rose e tra Rose e il resto del mondo: "Ripensando a tutti quegli sforzi, alla messinscena di allegria e disinvoltura, brutte copie di raffinatezza, non meno dei suoi vestiti, Rose si sentiva morire di vergogna". Anche se sarà donna di successo, Rose continuerà a domandarsi, sulla scia di un antico rimprovero di un'insegnante arcigna, "chi ti credi di essere?", monito a ricordare le proprie radici e la genuinità dei rapporti. Nell'ultimo racconto, quello che dà il nome alla raccolta, Rose torna da Flo, a West Harranty: infanzia e maturità si ritrovano, scandendo dunque un tempo ciclico in cui alla quête iniziatica si oppone il nostos, senza però alcuna edificazione, poiché quel mondo è cambiato e così lo è Rose. E in questo Munro parla a tutti noi: scappare riporta al punto di partenza, dove, nonostante l'imbarazzo verso le origini e noi stessi, si nasconde forse la nostra identità più profonda, scevra da tutte le finzioni. Andrea Veglia

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Conosci l'autore

Alice Munro

1931, Wimgham (Ontario)

Alice Munro è la più importante autrice canadese contemporanea, "maestra del racconto breve". Nel 2013 ha vinto il PREMIO NOBEL per la Letteratura.È cresciuta a Wingham, Ontario. I suoi racconti, ambientati perlopiù nelle piccole cittadine dell’Ontario sudoccidentale, mescolano osservazione precisa della realtà sociale e introspezione psicologica, e si caratterizzano per la raffinatezza formale. Temi prediletti sono i problemi delle ragazze durante l’adolescenza, il loro rapporto con la famiglia e con l’ambiente circostante, il matrimonio, il divorzio, la vecchiaia, la solitudine. Ha pubblicato numerose raccolte di racconti e un romanzo. Fra i molti premi letterari ricevuti, per tre volte il Governor General's Literary Award in Canada, il...

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