Claude Gueux

In questo breve racconto Victor Hugo ha preso come spunto un fatto di cronaca. "Il povero operaio", Claude Gueux, viene condannato a cinque anni di carcere per avere rubato un pezzo di pane e un po' di legna, per sfamare e riscaldare la ragazza e il bambino che abitano assieme a lui in una soffitta. In carcere trova sostegno in Albin, tra i due nasce una profonda amicizia. Albin ha vent'anni, Claude trentasei. Maurice Delacelle, il direttore delle officine, dove loro lavorano, non vede di buon occhio questa amicizia e, per fare dispetto a Claude, fa trasferire Albin in un altro carcere. Claude si intristisce, si incattivisce e fa fuori, a colpi d'ascia, Delacelle. Per Claude c'è la pena di morte con la ghigliottina. Con questo racconto Victor Hugo vuol sottolineare l'assurdità del carcere e la pena di morte, invitando la società a prendersi cura dei più miserabili. Scrive l'autore: "Claude Gueux è diventato un assassino di strada un uomo, che indirizzato meglio, sarebbe stato il più eccellente servitore della città. Coltivatela, dissodatela, fecondatela, illuminatela, moralizzatela, utilizzatela, questa testa dell'uomo del popolo: non avrete più bisogno di tagliarla." Ci vuole istruzione, istruzione e istruzione.