Cloud Atlas. L'atlante delle nuvole

Cloud Atlas è un libro tanto impegnativo quanto completo. Sei storie con trame diverse, stili diversi, personaggi diversi, ambientazioni diverse. Le prime cinque sono interrotte a metà e ognuna fa riferimento alla precedente. La sesta storia, quella centrale, è narrata per intero e a partire da questa a ritroso viene narrata la seconda metà delle prime cinque storie concludendo con quella iniziale, come una matrioska. C'è un filo profondo che lega tutte le storie che si svolgono nell'arco di diversi secoli. È in intreccio complesso ma solo con questa complessità si riesce a dipingere in tutte le sue sfaccettature l'animo umano. Non è il destino a decretare il nostro futuro, sono le nostre scelte, scelte che possono lasciare un'impronta nei secoli a venire influenzando il pensiero di persone temporalmente e culturalmente lontane. Ognuno di noi nel suo piccolo è un tassello della società e come viene giustamente detto, “sarai solo una goccia nell'oceano, ma cos'è l'oceano se non una multitudine di gocce?”. Soltanto con una consapevolezza collettiva si può instaurare un filo temporale comune a tutti che garantisca alla specie umana pace e prosperità, consapevolezza che si può raggiungere anche con il semplice gesto di aiutare uno sconosciuto perché prima o poi quello ricambierà il gesto chiudendo un cerchio. È quando si distoglie lo sguardo che si smette di far parte della comunità e si inizia ad essere individui, ma cos'è un'esistenza individuale se non un'isola in mezzo all'oceano?