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Demolendo con sarcasmo graffiante lo stereotipo del poliziotto supereroe, Morlupi ha saputo dare un volto credibile a chi per mestiere affronta il crimine, alternando intuizioni fulminee a epiche figuracce. Una ventata fresca nel panorama giallo italiano.
«Una miscela perfetta di umorismo, scorrevolezza e tensione narrativa» – Piergiorgio Pulixi
È un ottimo poliziotto, il commissario Ansaldi, anche se da tempo immemore soffre di ipocondria e di attacchi d'ansia che rendono complicate anche le attività più semplici, nella vita come nel lavoro. Per fortuna il quartiere al quale è stato assegnato, Monteverde, è un'oasi di pace nel caos della capitale: un posto tranquillo, dove non succede mai niente. Forse è per questo che sotto il suo comando sono stati destinati altri quattro soggetti "particolari", come ad esempio Eugénie Loy, il suo braccio destro, che soffre di un disturbo antisociale della personalità che la rende apparentemente insensibile, una «portatrice sana di disperazione» come la definiscono i colleghi, che però riconoscono in lei ottime doti investigative. Sono così, i Cinque di Monteverde: uomini e donne alle prese con le loro debolezze, ma capaci, insieme, di trasformarle in forza. Un venerdì pomeriggio, un ultraottantenne vedovo e solitario viene trovato senza vita nel proprio appartamento, con un cappio al collo. Si direbbe un caso facile, il classico suicidio. Ma qualcosa non quadra ad Ansaldi e ai suoi, e quel piccolo dubbio si trasforma, nel volgere di pochi giorni, in un'indagine che turberà non solo la quiete di Monteverde ma anche le stanze della politica.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ottimo libro da leggere in spiaggia in totale relax, il classico romanzo "per l'estate".. La narrazione è molto fluida e fluente. I personaggi ben costruiti. Mi sento di dare solo 3 stelle,, perché a metà del libro, avevo capito chi era l'assassino. Intenzione dell'autore svelarlo anzitempo o finale mancato?
Il libro senza dubbio è scritto in maniera scorrevole, si legge con facilità ma senza dubbio non è un capolavoro.. rimane in superficie .. l'autore potrebbe fare molto meglio..
Nonostante le molte analogie con i Bastardi di Pizzofalcone, almeno per la composizione eterogena del gruppo di investigatori dove ognuno, commissario in testa, è vittima di problemi personali irrisolti, il romanzo ha in più una buona dose di bonaria ironia che ne stempera la parte drammatica e sorride sotto i baffi delle molteplici manie dei suoi protagonisti. La lettura è piacevole e leggera tanto quanto la trama gialla che si rivela francamente molto esile, facilmente districabile e piuttosto frettolosa nella conclusione. Ne risulta un distensivo poliziesco estivo da leggere d'un fiato.
Recensioni
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