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Commercio internazionale e crescita economica
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Descrizione


Questo libro si propone di raccontare come un'antica idea di Adam Smith abbia recentemente ripreso fortuna tra gli economisti. L'idea è che la crescita economica e il commercio internazionale condividano spiegazioni comuni e basate sul progresso tecnico. Per lungo tempo, infatti, teoria della crescita e teoria del commercio internazionale hanno rappresentato due discipline separate nell'ambito dell'approccio neoclassico. E, d'altra parte, i contributi ispirati a Kaldor e a Schumpeter non hanno saputo darne un'adeguata sintesi formale. A partire dalla metà degli anni Ottanta si sono avuti diversi sviluppi teorici con effetti di fertilizzazione incrociata. Una nuova teoria della crescita che, modificando le ipotesi di Solow sui rendimenti, endogenizza il progresso tecnico. Un approccio al commercio internazionale che, abbandonando l'ipotesi di concorrenza perfetta, endogenizza le innovazioni come attività consapevole delle imprese e, introducendo ipotesi dinamiche sui rendimenti, è in grado di spiegare effetti permanenti sulla crescita. Diversi nuovi modelli che spiegano l'evoluzione del gap tecnologico tra paesi che scambiano prodotti diversi. Un nuovo approccio strutturalista che spiega commercio e crescita rendendo dinamiche le asimmetrie tecnologiche e istituzionali. I contributi raccolti in questo volume esaminano tali recenti sviluppi a livello teorico (e in alcuni lavori anche a livello empirico), nell'intento di cogliere il loro messaggio centrale e le loro interconnessioni.
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Dettagli

1995
304 p., ill.
9788843003617
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Indice

Introduzione di Maurizio Pugno e Maria Luigia Segnana 1. La Nuova teoria della crescita e la endogenità del progresso tecnico di Maurizio Pugno 1.1. Introduzione 1.2. Parte prima. La teoria 1.3. Parte seconda. L'evidenza empirica 1.4. Appendice. Un quadro sinottico Riferimenti bibliografici 2. Rendimenti di scala, concorrenza monopolistica e commercio internazionale di Maria Luigia Segnana 2.1. Introduzione e struttura del lavoro 2.2. Parte prima. Il ruolo dei rendimenti crescenti nella teoria del commercio internazionale 2.3. Parte seconda. Aspetti microeconomici Riferimenti bibliografici 3. Crescita ineguale e cambiamento strutturale indotto dal commercio internazionale di Marina Murat e Francesco Pigliaru 3.1. Introduzione 3.2. Parte prima. La teoria 3.3. Parte seconda. Un'evidenza empirica Riferimenti bibliografici 4. Modelli di 'gap tecnologico' del commercio internazionale di Alessandro Goglio 4.1. Introduzione 4.2. Parte prima. I modelli 4.3. Parte seconda. Una valutazione comparata Riferimenti bibliografici 5. Tecnologia, specializzazione e crescita: un approccio strutturalista di Mario Cimoli 5.1. Introduzione 5.2. Parte prima. Gap tecnologico e crescita con progresso tecnico esogeno 5.3. Parte seconda. Economie di scala dinamiche e crescita endogena 5.4. Conclusioni Riferimenti bibliografici

Voce della critica


scheda di Bellofiore, R., L'Indice 1996, n. 1

Teoria della crescita e teoria del commercio internazionale sono rimaste sino a pochi anni fa aree disciplinari incomunicanti.La prima aveva goduto di un notevole successo negli anni cinquanta-sessanta, all'epoca dei modelli aggregati di Solow e Kaldor.La seconda era rimasta legata allo sviluppo in termini dell'equilibrio economico generale statico di tipo walrasiano della legge ricardiana dei vantaggi comparati, secondo il paradigma Hecksher-Ohlin-Samuelson.L'una e l'altra non erano state in grado n‚ di superare il limite di un progresso tecnico postulato come esogeno n‚ di dar conto di situazioni più realistiche, lontane dalla concorrenza perfetta.La situazione teorica, come testimonia questo volume curato da Pugno e Segnana, è però in movimento.Nuove impostazioni hanno iniziato a considerare due fatti "stilizzati" prima trascurati come la presenza di rendimenti crescenti nello sviluppo dell'industria (una circostanza già al cuore della Ricchezza delle nazioni di AdamSmith) e la diseguaglianza fra gli andamenti della crescita nei vari paesi.Su questa base, le due discipline trovano oggi un punto di contatto in un approccio dinamico che endogenizza il progresso tecnico e le innovazioni, accostandosi al filone schumpeteriano.Il libro, oltre a due saggi dei curatori, include anche scritti di MarioCimoli, Alessandro Goglio e Marina Murat conFrancesco Pigliaru.

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