Concerti per Violino Completi

La pubblicazione in un unico cofanetto di tutti i concerti per violino, archi e basso continuo composti da Giuseppe Tartini non è un semplice motivo d’orgoglio per una casa discografica che, come la Dynamic, attorno al violino ha costruito in 36 anni di attività il proprio catalogo. Questa pubblicazione, che si affianca a quella dell’integrale dei Concerti per violino di Giovanni Battista Viotti e a quella delle opere complete di Niccolò Paganini (quest’ultima in via di completamento), non è un semplice prodotto destinato al consumo degli appassionati, ma vuole essere – ed in effetti è – molto di più. E’ una documentazione artistica e storica di indispensabile valore musicologico per chiunque, di questo fondamentale aspetto del Settecento strumentale italiano, voglia avere una testimonianza reale e filologicamente attendibile, il cui valore va dunque oltre la semplice dimensione dell’ascolto. Per valutarne tutta l’importanza occorre tener conto, innanzitutto, del fatto che solo una minima parte di questi concerti è oggi pubblicata in moderne edizioni a stampa di facile reperibilità, poche delle quali – tra l’altro - realmente valide dal punto di vista della correttezza testuale e del rispetto del dettato musicale tartiniano. Giovanni Guglielmo e gli altri musicisti dell’Arte dell’Arco hanno dunque provveduto, innanzitutto, alla trascrizione, revisione ed eventuale correzione degli errori delle partiture di tutti i concerti, la maggior parte dei quali, com’è noto, sono oggi conservati in manoscritto autografo nell’archivio della Biblitoeca Antoniana di Padova, presso quella basilica di Sant’Antonio, meta da secoli di pellegrinaggi, presso la quale Tartini fu attivo per lunghi anni e nella quale raccolse musicisti provenienti da tutta Europa, guadagnandosi la meritatissima fama di “maestro delle Nazioni”. Il progetto fu iniziato, quasi vent’anni fa, dal fondatore di Dynamic, Pietro Mosetti Casaretto, che nel 1996 registrò e pubblicò su tre CD i 12 concerti op. 1 eseguiti dall’Arte dell’Arco, con solisti Giovanni Guglielmo, Federico Guglielmo e Carlo Lazari. Sono gli stessi tre solisti che suonano anche nel diciassettesimo ed ultimo volume della serie, pubblicato nel 2013, a testimonianza di una fedeltà al progetto e di una tenuta morale e artistica del complesso che costituisce la premessa indispensabile per ogni esito musicale di rilievo. Oggi Pietro Mosetti, che di questa integrale è stato l’ideatore, non è più con noi, ma i frutti del suo lavoro sono qui a ricordarci la bontà delle sue iniziative e delle sue intuizioni.