L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ovviamente un romanzo, anche quando la sua ambientazione sia ancorata alla storia ed alla geografia reali, non deve necessariamente rispettare la verosimiglianza degli eventi narrati: e così potremmo anche accettare che un ragazzo sempre vissuto nella foresta abbia imparato ad usare i programmi del pc, in quattro e quattrʼotto, senza che nessuno glielʼabbia mai insegnato; oppure che il suo vecchio zio analfabeta, capo di una tribù di cacciatori e raccoglitori privi di corrente elettrica, non solo sappia parlare di ciò che avviene nei palazzi di Wall Street e degli insider trading, ma la prima volta che abbandona il villaggio e giunge a Kinshasa manifesta lʼintenzione di parlare, nientemeno, con i ministri dellʼAmbiente, delle Telecomunicazioni e della Ricerca scientifica, ricevendo udienza da tutti loro in tempi brevissimi. Sia pure. Temo però che in questʼopera lʼautore, desideroso di strizzare lʼocchio al lettore occidentale, da un lato racconti le violenze, i massacri e le torture che hanno luogo nel suo martoriato Paese con esibito calligrafismo, in fondo con lo stesso atteggiamento da «cacciatore di mirabilia» che rimprovera ai turisti dalla pelle bianca; dallʼaltro indulga ad un qualche eccesso di ostentazione della propria cultura «globalizzata», spaziando dallʼeconomia alla politica, dalla moda alla gastronomia, dalla musica alla religione, dalla civiltà classica greco-romana a quella cinese. In tal modo, a mio parere, il libro perde di compattezza e lascia una sensazione di pretenziosità ed affettazione. Le parti più riuscite ed interessanti mi sembrano quelle che collegano le vicende del genocidio rwandese del 1994 alle due guerre civili congolesi combattutesi a cavallo tra XX e XXI secolo e il quadro sociologico, tanto più efficace quanto meno ostentato, dedicato alla vita degli shégué, i bambini di strada che, abbandonati dagli adulti o rimasti orfani, vivono di espedienti ai margini del principale mercato di Kinshasa, potendo contare solo su sé stessi.
Isookanga è un pigmeo troppo alto per la sua razza e troppo basso per il resto del mondo. Vive nella regione equatoriale della RDC ed è nipote del capo villaggio: troppo poco per un mondialista tendente alla globalizzazione come lui. Sostenitore del progresso, ha un sogno, ovvero poter raggiungere Kinshasa. Riesce ad infiltrarsi nella caotica e violenta capitale. Diventa una delle figure più ascoltate e rispettate degli shégué, i ragazzi di strada; mette in piedi un commercio di acqua fresca e pura con Zhang Xia, suo socio d’affari cinese; entra in contatto con Kiro Bizimungu, ex signore della guerra. Dai corridoi di potere ai vicoli sudici, la constatazione del giovane ekonda è solo una: la sua fuga dal villaggio non era necessaria e i principi della mondializzazione possono essere applicati anche nella guida di un modesto agglomerato di case. Questo satyriconcongolese è un mosaico di personaggi, a volte nei canoni, a volte sorprendenti. L'ex signore della guerra Kiro Bizimungu, sogna un Congo pacificato con il napalm, dove non ci sarebbe stato altro da fare che sfruttare le risorse del sottosuolo. Con i problemi in Costa d’Avorio, le operazioni anti- Farc in Colombia, la siccità in Tanzania, gli uragani in America centrale, il nostro caffè si vende meglio dell’anno passato spiega zio Lomama; il capo tribù attaccato alla tradizioni e contrario al progresso, è in realtà più furbo e accorto dei protagonisti, Isookanga e Zhang Xia. Isookanga dopo aver tanto anelato la vita nella capitale, la abbandona non appena lo zio lo viene a riprendere. Zhang Xia, con tutte le sue competenze informatiche e politiche, si fa incastrare di illeciti e corruzione in Cina. La testimonianza di Isookanga, che lo potrebbe salvare, si perde perché la dichiarazione in formato jpg è troppo pesante da spedire con la debole connessione di Tshuapa. Traditi entrambi dalla modernità in cui avevano riposto ogni speranza, si dirigono nuovamente verso il destino a loro assegnato fin dall'inizio.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore