I situazionisti. Il movimento che ha profetizzato la «Società dello spettacolo»

Scritto come se l'arte potesse cambiare il mondo [quando al massimo lo interpreta] il Situazionismo (SIT, 1958-69) fu in effetti lungimirante: partì dall'arte e finì nel soc/politico, con un'idea di emancipazione proletaria marxista pseudoanarchica; Chomsky, Latouche, Sartori, Galbraith, Baumann, hanno molti debiti con costoro. L'idea di situazionistizzare (la società) ricorda il fascistizzare: ideali diversi ma obj analoghi (dare luogo ad un cambiamento strutturale in grado poi di autoalimentarsi, cfr De Felice) confondendo i concetti di membri del SIT e società in generale, quando invece il movimento era chiuso/dogmatico, come i "totalitarismi spersonalizzanti" che combatteva. Come tutte le rivoluz sociali, criticò tutto tranne se stesso, salvò solo i Consigli Operai, e sopravvalutò la capacità di presa di coscienza e reazione della popolaz. Cap.1. Arte/Storia. Nato contro surreal/ideal-ismo per dire che il miglioram soc è attuabile e per dare luogo al Homo Ludens (vita "libera" in "gioco" non competitivo) in una econ "sociale". Svl 2 correnti: tec-scientif (la tecnol libera l'uomo dal lavoro); soc-rivoluz, che trasforma il movim in critico sociale, ma anche settario, autoreferenziale, collettivista e intollerante all'autocritica. Cap.2. Sociale. Debord attua il "superamento dell'arte", e propone una ripartenza dopo la sconfitta del movim prolet (proletari non sono gli operai ma gli spossessati della loro vita/tempo dalla Soc dello Spettacolo -SdS-). La rivoluz si attua con la negazione della specializzazione del lavoro, l'urbanistica (rinnovare la città per rinnovare la vita), l'eliminaz di borgh/classi, il dialogo multidirez e legami sociali locali tra pari. Cap.3. Dottrina di Vaneigem in 4pnt: soggettività radicale (razionalismo che valorizza il mondo in modo soggettivo), gruppo (avanguardia sociale, ridurre il settarismo), scandalo (inferenza con moti studenteschi) e rivoluz.sociale (eliminare ordine dominante/gerarchia, tenere i consigli operai).