€ 15,30 € 18,00 -15%
disp. immediata

Dettagli

2022
26 maggio 2022
272 p., Brossura
9788860448392

Descrizione

Non un romanzo ma un pellegrinaggio profano lungo le tappe del dolore, del piacere, del senso di colpa, della consapevolezza, della vergogna e dell'orgoglio. Nella cittadina di campagna dove vive, in una provincia italiana senza nome che è ogni provincia, a mano a mano che cresce, Erica attraversa un vissuto multicolore: i compagni di scuola che la toccano, le violenze della sorella maggiore che sfoga su di lei le proprie gelosie, gli albori dell'autoerotismo e la scoperta del sesso nei discorsi tra amiche, fino alle prime uscite con i ragazzi e i falò di Ferragosto in cui il desiderio è il dispotico regista di una realtà tanto intensa da essere quasi inavvicinabile. Come per schermirsi dalla vulcanica vitalità del corpo, Erica si consegna all'ascesi mistica, giocando a seppellirsi come i santi nei boschi o con un digiuno catartico che renderà la sua pelle trasparente e i suoi occhi luminosi. Erica colleziona santi, costruisce genealogie di martiri, si immagina apostolo di una nuova religione in cui il desiderio è negato; e quando i desideri della carne diventano troppo pressanti, l'unica soluzione è punirsi. Ma dal corpo non si scampa se non con la morte.

Valutazioni e recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
(1)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

“La vergogna di possedere un corpo è arrivata un pomeriggio di primavera. Si è infiltrata dentro un raggio di sole, ha attraversato la maglietta ed è arrivata a colpire un punto in mezzo al petto, saldandosi per sempre al tessuto della pelle”, è questo il potentissimo incipit di “Il corpo della femmina” (Fandango) di Veronica Pacini, tanto simile al vissuto di molte di noi, quando, ragazzine, abbiamo scoperto di possedere un corpo (che in realtà ci possiede) e una relativa sensualità che va a braccetto con la sessualità. E’ ciò che avviene alla protagonista del romanzo che procede in un percorso cronologico di crescita e scoperte quasi tutte portatrici di un dolore sordo di cui vergognarsi. E’ sul suo corpo che la sorella maggiore si sfoga con rabbia per punirla di essere nata, è sul suo viso che si posano labbra incerte di un bimbo di sei anni che la sceglie come “fidanzata”. E’ ancora sulle sue carni giovani e inesperte che si posano occhi lascivi e mani che cercano piacere, ma è dal suo corpo che proverà, a 13 anni, il primo intenso piacere che le cambia il modo di guardarsi allo specchio e la spinge a cercare nuovi e più intensi piaceri. Poi una forte crisi esistenziale, il desiderio di nascondere un comportamento che considera forse troppo “peccaminoso” e la crisi mistica che la spinge a nascondersi, a fare strani rituali di purificazione, che la porta ad una insolita raccolta di santini per trasformarsi in una sacerdotessa del piacere mancato, il tutto scaturito da quella iniziale vergogna di riconoscersi in un corpo. Una lettura che è stata scoperta pagina dopo pagina e chissà in quante ci siamo riconosciute nei tormenti della giovane protagonista.