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Milena è nata in carcere dove ha vissuto con la mamma ed Eugenio (suo coetaneo) fino a tre anni, poi è stata mandata a vivere col padre e la nonna paterna. Eugenio ha due mesi in meno di lei, vivono in simbiosi da sempre, lui è il suo equilibrio, il suo calmante, la sua consolazione e l'unico di cui si fida. Adesso Milena ha 24 anni, si reca in prigione (con altri volontari) per giocare coi bambini e per farli uscire un giorno alla settimana. Tra tutti Marlon Brando è quello che gli si è più affezionato e lei lo adora, sta per compiere 3anni e dovrà abbandonare il carcere ma non ha un posto dove andare.Vorrebbe "salvarlo". In occasione di un disordine alla prigione, conosce un giornalista Lou Rizzi, è interessato a scrivere un articolo sui bimbi in carcere, Milena non riesce a trovare un punto di incontro con lui, non sa se può fidarsi e dubita della sincerità delle sue attenzioni, inoltre la sua insistenza la spaventa. Per guadagnarsi da vivere Milena redige delle tesi di Laurea su commissione e vive con la madre. Milena è la sua unica ragione di vita! Milena soffre ancora moltissimo per tutto il dolore provato nella sua vita e ha enormi difficoltà ad aprirsi con gli altri, a mostrare i suoi sentimenti e anche ad accettare l'amore o soltanto le attenzioni. . Rosella Postorino racconta con la sua penna magica e la sua capacità di cogliere i particolari più intimi dei pensieri di Milena, il dolore e l'inadeguatezza che incorniciano ogni momento della sua vita rendendola fragile e vulnerabile. È un libro del 2013 e il carcere citato è quello di Rebibbia, speriamo qualcosa negli anni sia cambiato. . 📯Lettura e riflessioni!!
sensibilita'e scrittura un binomio ben riuscito
tra il 3 e il 4. Scelgo il 4 perché è una che ha una grande scrittura, la storia scricchiola un po', sebbene l'argomento delle piccoli innocenti, di fatto carcerate assieme alle mamme, sia nuovo e il libro si comporti in qualche moda da denuncia.
Lettura faticosissima, un romanzo che non riesco veramente a capire. E' difficile star dietro al linguaggio usato, che vorrebbe forse forse rispondere a uno stile preciso ma alla fine è difficile da cogliere e dà come risultato solo una grande frustrazione nel lettore.