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Dettagli

2022
Tascabile
26 maggio 2022
256 p., Brossura
9788807896514

Descrizione

Non da tutti i nidi si può vedere il cielo, non tutti i nuovi nati hanno questo privilegio. Milena è venuta al mondo in carcere, ha vissuto lì fino ai tre anni e, anche se ora di anni ne ha ventiquattro, si porta nel corpo quella nascita come una colpa, quella separazione iniziale come una condanna. Forse per questo in prigione ci torna regolarmente, di propria volontà, per prendersi cura dei bambini di Rebibbia, i figli delle carcerate, nel tentativo di risparmiar loro – al piccolo Marlon, che presto verrà strappato alla madre e andrà ad abitare fuori – quel suo stesso dolore. Ma basta un soffio imprevisto per travolgere l'impalcatura che tiene in piedi la sua esistenza e mettere in discussione ogni fragile certezza. L'incontro, apparentemente banale, con un giornalista interessato a pubblicare un servizio sulla vita dei bambini in carcere è un terremoto che la scuote, qualcosa che la attrae e che rappresenta allo stesso tempo un pericolo da fuggire a ogni costo. Perché il desiderio fa scattare le serrature, la costringe a uscire allo scoperto e a scavare al cuore di quel che lei è, delle colpe che si sente addosso. Perché mettersi a nudo con chi appartiene da sempre al mondo di fuori, e solo quello conosce, può essere troppo duro per chi la prigione se la porta dentro.

Valutazioni e recensioni

3,5/5
Recensioni: 4/5
(4)

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Recensioni: 5/5

Milena è nata in carcere dove ha vissuto con la mamma ed Eugenio (suo coetaneo) fino a tre anni, poi è stata mandata a vivere col padre e la nonna paterna. Eugenio ha due mesi in meno di lei, vivono in simbiosi da sempre, lui è il suo equilibrio, il suo calmante, la sua consolazione e l'unico di cui si fida. Adesso Milena ha 24 anni, si reca in prigione (con altri volontari) per giocare coi bambini e per farli uscire un giorno alla settimana. Tra tutti Marlon Brando è quello che gli si è più affezionato e lei lo adora, sta per compiere 3anni e dovrà abbandonare il carcere ma non ha un posto dove andare.Vorrebbe "salvarlo". In occasione di un disordine alla prigione, conosce un giornalista Lou Rizzi, è interessato a scrivere un articolo sui bimbi in carcere, Milena non riesce a trovare un punto di incontro con lui, non sa se può fidarsi e dubita della sincerità delle sue attenzioni, inoltre la sua insistenza la spaventa. Per guadagnarsi da vivere Milena redige delle tesi di Laurea su commissione e vive con la madre. Milena è la sua unica ragione di vita! Milena soffre ancora moltissimo per tutto il dolore provato nella sua vita e ha enormi difficoltà ad aprirsi con gli altri, a mostrare i suoi sentimenti e anche ad accettare l'amore o soltanto le attenzioni. . Rosella Postorino racconta con la sua penna magica e la sua capacità di cogliere i particolari più intimi dei pensieri di Milena, il dolore e l'inadeguatezza che incorniciano ogni momento della sua vita rendendola fragile e vulnerabile. È un libro del 2013 e il carcere citato è quello di Rebibbia, speriamo qualcosa negli anni sia cambiato. . 📯Lettura e riflessioni!!

Recensioni: 5/5

sensibilita'e scrittura un binomio ben riuscito

Recensioni: 5/5

tra il 3 e il 4. Scelgo il 4 perché è una che ha una grande scrittura, la storia scricchiola un po', sebbene l'argomento delle piccoli innocenti, di fatto carcerate assieme alle mamme, sia nuovo e il libro si comporti in qualche moda da denuncia.

Recensioni: 5/5

Lettura faticosissima, un romanzo che non riesco veramente a capire. E' difficile star dietro al linguaggio usato, che vorrebbe forse forse rispondere a uno stile preciso ma alla fine è difficile da cogliere e dà come risultato solo una grande frustrazione nel lettore.