Cosmetica del nemico
- EAN: 9788862432528

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10/03/2019 12:16:55
"Sono quella parte di te che non conosci ma che ti conosce fin troppo bene. Sono la parte di te che tu ti sforzi di ignorare". Questa la riflessione forte e psicologica che intercorre in un libro che dialoga direttamente con il lettore. Penetra fino in fondo, pone molti quesiti e come sempre, risponde. Consigliato agli amanti degli aereoporti, ai curiosi, a chi vuole essere stupito, un elogio alla psicologia.
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25/01/2019 19:52:33
Un dialogo serrato e avvincente (ho trovato che cade di tono in un paio di momenti soltanto in cui si ripetono i concetti) da leggere tutto d'un fiato. Geniale e originale, pur affrontando un tema antico come l'uomo.
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16/04/2016 20:08:40
Bella sorpresa questo autore. Una sorpresa vi l'altra anche il racconto. Solo il finale, arrivati al quel punto della storia, è prevedibile. Una conclusione sorprendente sarebbe stata la ciliegina sul gelato.
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20/05/2015 15:06:32
Leggendo questo breve testo, e conoscendo minimamente l'autrice, viene quasi naturale pensare che solo lei avrebbe potuto scrivere qualcosa del genere. La "conversazione" ricorda un po' quella de "l'igiene dell'assassino" altra ottima prova della Nothomb. Molto interessante e originale, e, secondo il mio modesto parere, perfetto da leggere durante un viaggio, per tenere bella desta l'attenzione e arrivare alla fine senza doverlo riprendere. Da leggere.
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04/09/2014 22:53:08
Altro magnifico romanzo di Amélie Nothomb. Decisamente i suoi primi libri sono i migliori, ed anche questa decima pubblicazione lo conferma! Incredibile la capacità dell'autrice belga di tessere una trama avvincente e ben orchestrata in un piccolo volume di nemmeno 150 pagine. In questo libro abbiamo tutto...thriller, psicologia, filosofia ed un ragionamento intorno alla vita piuttosto sofisticato. Un libro avvincente, tutto fatto di discorsi diretti, incalzante, che non dà un attimo di tregua e che in fondo ruota tutto intorno alla doppiezza della natura umana, che racchiude in sé il bello ed il brutto, il buono ed il cattivo. La scena si svolge in uno spazio di tempo molto corto, un'ora a dir tanto, ed ha luogo nella hall di un aeroporto. I protagonisti sono solo due, Jérôme Angust e Textor Texel. Il primo in partenza per Barcellona per un viaggio d'affari ed il secondo il classico seccatore che vuole attaccare discorso con uno sconosciuto ad ogni costo. Ma non tutto è come sembra, e questi sono soltanto gli elementi iniziali di un romanzo tutto da scoprire e che riserva moltissimi colpi di scena e raggiunge il suo apice nelle ultime pagine. Una scrittura fluida e semplice ma al tempo stesso sofisticata, capace di avvolgerci in una trama complessa e soprattutto in grado di costruire un romanzo solido e ben strutturato, una storia completa che coinvolge il lettore fino in fondo. Davvero notevole!!
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08/10/2013 17:59:14
delizioso come sempre sono deliziosi i suoi scritti come mentiamo a noi stessi, come la verità ci fa disperare. Nothomb si pronuncia Noton' senza la b finale
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22/03/2013 22:43:32
Posso dirlo con assoluta certezza: questo è il libro più inquietante di Amelie Nothomb che io abbia mai letto, oltre che, a mio parere, uno dei suoi più belli. Fidatevi di questa affermazione: parla una che ha letto quindici libri scritti da questa donna dalla pazza ed inesauribile fantasia. Ebbene, perché reputo il romanzo come tale? Semplicemente perché è reale. Anche se è scritto con i toni macabri, bizzarri, filosofici e contorti che contraddistinguono l'autrice, era da tempo che non sentivo sulla pelle una realtà, una verità così schiacciante e dura da accettare, tanto da essere sepolta nei meandri più intimi e profondi dell'anima umana, con la speranza di dimenticarla. E il protagonista di quest'opera, bloccato in un aeroporto e costretto suo malgrado ad ascoltare un chiacchierone rompiscatole, che ben presto si rivelerà in tutta la sua oscurità interiore, si accorgerà del male ormai compiuto e che si annida al suo interno, proprio grazie al suo indesiderato compagno di logos. La follia che spiega la vita. La pazzia che giustifica tutto. La vergogna e il senso di colpa che occultano il male. L'incapacità di ammettere una colpa. Ecco in cosa consistono il linguaggio e lo stile di "Cosmetica del nemico". Con continui e volutamente disgustosi colpi di scena che esplodono a ripetizione come dinamite sparsa ovunque, dialoghi serrati che avvolgono nelle spire della malvagità e della pura perversione come tentacoli di una piovra gigante, in aggiunta ad un vortice di confusione e analisi psicologica dell'animo umano, questo libro è un invito alla riflessione della propria personalità, uno specchio che riflette l'anima e non il corpo. "Chi sei tu veramente? Che cosa hai fatto davvero? Sei proprio sicuro di quello che credi?". Sono queste le domande che il romanzo pone indirettamente al lettore. Da leggere senz'altro se non si ha paura della verità, dell'orrore, e della duplicità umana, ma soprattutto del particolarissimo stile di Amelie.
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27/10/2009 10:17:22
Avvincente, geniale nonostante il tema si disveli a un certo punto in maniera piuttosto intuibile, scarno, crudele senza essere eccessivo. Diverso.
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10/01/2009 22:44:24
Concordo nel dire che il finale è un pò scontato, ma per tutto il resto (ed è un gran bel resto che ripaga abbondantemente il finale) questo libro e questa donna sono incredibili, unici, veramente geniali. Mai letto niente del genere.
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12/04/2008 18:33:06
Molto leggibile, incalzante, tagliente. Ma anche un po' troppo furbetto nel riproporre un tema vecchio come la letteratura.
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13/05/2007 00:29:43
semplicemente geniale... quante le persone che ti infastidiscono rubandoti tempo e momenti di riflessione, facile la scelta di cambiare posto... ma questo non è sempre possibile, soprattutto se il "seccatore" è dentro di te, o per meglio dire, è la parte di te che tendi a rinchiudere in una prigione buia dove hai difficoltà anche solo ad avvicinarti.. da qui il nemico interiore pronto a devastarti e a spogliarti della tua maschera... consiglio?? impara ad ASCOLTARTI, è un tuo diritto anche se la società è troppo frenetica per trovarne il tempo, fallo per te, evita di far la fine del protagonista...
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30/04/2007 15:41:05
Di sicuro Amèlie Nothomb ha talento e di sicuro cosmetica del nemico è un bel libro. Ma come hanno scritto altri il finale è scontato anche perchè totalmente ricalcato da "Fight Club" di David Lynch. Facendo un paragone con altri suoi libri meglio "Igiene dell'assassino"
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07/03/2007 09:04:41
Un libro allucinante. Eccezionale, livido, vibrante. Che dire:una vera illuminazione. Circa 10 giorni fa sono inciampata in una presentazione di Amélie, che non conoscevo per nulla, e mi ha conquistata. Il passo successivo, fatto leggendo Cosmetica del nemico, mi ha convinta delle sue magiche doti.
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07/02/2007 20:10:45
Assolutamente incredibile, impossibile non leggerlo in una sola volta.Amélie Nothomb è davvero straordinaria.Ma come fa a pensare certe cose?
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27/03/2006 22:54:53
Amelie Nothomb è sicuramente una delle mie scrittrici preferite e questo è il libro che più di tutti mi ha convinto della sua bravura. Non tutti i suoi libri sono all'altezza di questo, ma in ognuno possiamo trovare quell'originalità nella trama e nella scrittura che raramente mi capita di trovare in altri autori.
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21/02/2005 11:08:09
Agghiacciante. Tenebrosa. Sincera. Questa ai miei occhi è Amelie Nothomb. Ho amato, di Cosmetica del nemico, ogni singola frase, riga, virgola. Ieri ho letto Antichrista ed ancora una volta la favolosa Amelie è riuscita a stupirmi!
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29/12/2004 23:14:11
... Stordito. E' il termine giusto per capire come ti senti alla fine del libro. Poi lo metabolizzi e riaffiorano: i dialoghi serrati, l'originalità della storia, la scrittura incalzante. Davvero Bello.
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12/10/2004 09:27:28
Un libro da leggere in un soffio, dialoghi serrati e coinvolgenti, un po' scontato il finale ma narrato in modo divertente ed originale. Lo consiglio.
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28/05/2004 08:53:03
Senza scomodare miti biblici come Giobbe, si può dire con certezza e, l’esperienza quotidiana ce lo conferma, che valori positivi come l’onestà, la bontà e l’altruismo non servono a tenere lontano la sfiga. Disgrazie, sventure e privazioni si abbattono su di noi, sempre e comunque, al di là dei nostri meriti. Se ci sono non sono di questo mondo. Dovrebbe essere la voce di Dio a farsi sentire, a pilotare la nostra esistenza. Dovrebbe essere quella scheggia di divino che c’è in noi a proteggerci, a guidarci da amico sulla strada del bene. Ma non è così. Condividiamo la nostra vita con un nemico sconosciuto che vive nelle viscere più impenetrabili della nostra mente. Si alimenta delle nostre paure represse, delle cose che non ci piacciono. Un demone di cui sentiamo la presenza, la volontà, la voce sibillina, ma che non sappiamo identificare. È l’avversario mascherato che ci condiziona le scelte della vita, che ci infonde il senso di colpa, il tarlo del dubbio. È l’ombra disgustosa che odiamo di riflesso nel prossimo. Non c’è niente da fare: dobbiamo provare questo inferno in terra per redimerci, e la resa dei conti con questo perfido antagonista può avvenire ovunque, anche in un odioso aeroporto. Per Jérôme Angust il nemico ha voluto cinicamente così: manifestarsi in una sala d’imbarco, nel luogo di transito di un viaggio comune a tanta umanità. Ma non sarà un viaggio d’affari, e neppure di speranza, ma solo di dolore…
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31/01/2004 16:57:17
Notevole esempio di scrittura dialogica. Fenomenali i 4 rovesciamenti di prospettiva abilmente disseminati nel corso della narrazione.
