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Costituzione esplicata. Spiegata articolo per articolo
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Costituzione esplicata. Spiegata articolo per articolo - copertina
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Costituzione esplicata. Spiegata articolo per articolo

Descrizione


Il 4 dicembre 2016 verrà ricordato nella storia della Repubblica come una grande vittoria della «Democrazia»: il popolo italiano ha scelto nuovamente la Costituzione nata dalla Resistenza al regime autoritario rendendo vano, con il referendum confermativo, l'attentato alla sovranità pianificato dalla revisione in senso «premierale» dalla nostra Carta. La lotta al fascismo ha dato vita ad una classe mai doma di «patrioti» che hanno conservato integri i loro ideali nella lettera e nello spirito della Costituzione e, così, rigettato la «riforma». La Repubblica, malgrado le inevitabili contraddizioni, in settant'anni di democrazia, è riuscita a salvaguardare i principi fondamentali, le libertà e, purtroppo, solo in parte, le regole dello Stato sociale. L'aggressione vincente del neo-liberismo, l'ingresso nell'Unione europea, la crisi dello Stato sociale, la progressiva disattivazione dei principi della «Costituzione economica» (artt. 41-47) hanno creato le premesse di nuove diseguaglianze, pertanto gli Stati da attori delle politiche economiche e finanziarie nazionali hanno assunto il ruolo di spettatori del nuovo scenario globalizzato delegando il governo dell'economia all'Unione europea. Così sovranità, libertà, eguaglianza e solidarietà, vessilli dello Stato democratico, sono gradualmente regrediti dinnanzi alle prepotenze del potere «sovranazionale» e dell'«Impero» (Negri) delle multinazionali. Il principio cardine della sovranità popolare, che apre e chiude la nostra Costituzione (artt. 1 e 139), è rimasto in piedi nonostante il «combinato disposto» legge elettorale-riforma costituzionale abbia tentato di violarlo, anche attraverso la pressione mediatica operata dal Governo e dai poteri forti che si celavano dietro di esso. La maggioranza dei cittadini ha, così, reindossato le vesti di «patriota della Costituzione» e ha detto «no» al tentativo di «deforma costituzionale». Questa grande vittoria non ha avuto però le conseguenze che ci saremmo aspettati dal momento che dal 4 dicembre ad oggi non si è svolta nessuna riflessione da parte delle forze politiche per lo scampato attentato alla Costituzione, né si è messo in piedi un progetto di riforma alternativo. Così, chi deteneva, per conto dei poteri forti, le redini del paese non si è allontanato né ha ceduto le armi ma, protetto dal partito pigliatutto, ha fatto scendere in campo un governo di panchinari ... e sulla vittoria del «no» è sceso un temporaneo oblio. Nessuna formazione politica, in nome del principio dell'alternanza, si è fatta avanti per dar vita ad una nuova alleanza né, tantomeno, proporre sulle ceneri del tentativo fallito, una riforma condivisibile sulle improcrastinabili esigenze di superamento del bicameralismo perfetto e di riduzione dei costi della politica che fino a qualche tempo fa costituivano un «dovere inderogabile». In tale clima, la Corte costituzionale, con sent. 35/2017, ha parzialmente bocciato l'Italicum (la legge elettorale della Camera) con una sentenza immediatamente esecutiva. La Consulta, così, ha lasciato in piedi le «macerie» dell'Italicum (per la Camera) e il «Mattarellum» (per il Senato): due leggi proporzionali «rattoppate» e «disomogenee» che, se non saranno coordinate ed uniformate, rischiano di fare ulteriori danni alla nostra già martoriata «Repubblica democratica» che pare oggi non sia in grado, a scapito del principio partecipativo popolare, di andare al rinnovo del Parlamento utilizzano regole coordinate che consentano «scelte democratiche» dei rappresentanti del popolo.
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Dettagli

16
2017
28 febbraio 2017
Libro universitario
384 p., Brossura
9788891412584
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Indice

Nascita e vicende della Costituzione italiana: dalla Costituente ai nostri giorni La Costituzione repubblicana Principi fondamentali Parte I - Diritti e doveri dei cittadini Titolo I - Rapporti civili Titolo II - Rapporti etico-sociali Titolo III - Rapporti economici Titolo IV - Rapporti politici Parte II - Ordinamento della Repubblica Titolo I - Il Parlamento Sezione I - Le Camere Sezione II - La formazione delle leggi Titolo II - Il Presidente della Repubblica Titolo III - Il Governo Sezione I - Il Consiglio dei Ministri Sezione II - La Pubblica Amministrazione Sezione III - Gli organi ausiliari Titolo IV - La Magistratura Sezione I - Ordinamento giurisdizionale Sezione II - Norme sulla giurisdizione Titolo V - Le Regioni, le Province, i Comuni Titolo VI - Garanzie costituzionali Sezione I - La Corte costituzionale Sezione II - Revisione della Costituzione. Leggi costituzionali Disposizioni transitorie e finali Appendice Prima Statuto del Regno Il precedente della Costituzione: lo Statuto Albertino 1. L’emanazione dello Statuto Albertino 2. La forma di Governo introdotta dallo Statuto 3. La Corona 4. Camera dei deputati e Senato del Regno 5. Disposizioni comuni alle due Camere 6. Rapporti fra Governo e Parlamento 7. La Magistratura 8. Diritti e doveri dei cittadini Statuto del Regno - Promulgato da Carlo Alberto di Savoia il 4 marzo 1848 Appendice Seconda La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea 1. I diritti fondamentali nei trattati istitutivi delle Comunità europee 2. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea 3. I contenuti della Carta Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea Preambolo Titolo I - Dignità Titolo II - Libertà Titolo III - Uguaglianza Titolo IV - Solidarietà Titolo V - Cittadinanza Titolo VI - Giustizia Titolo VII - Disposizioni generali che disciplinano l’interpretazione e l’applicazione della Carta Indice analitico

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