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Descrizione


Negli anni Ottanta, durante una missione di routine, una portaerei americana, a causa di una perturbazione atmosferica, viene sbalzata indietro nel tempo.
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Dettagli

The Final Countdown
Stati Uniti
1980
DVD
2
8131098061641

Informazioni aggiuntive

Stormovie, 2015
Stormovie
99 min
Italiano (Dolby Digital 5.1);Inglese (Dolby Digital 5.1);Francese (Dolby Digital 5.1)
Italiano
2,35:1 Wide Screen
foto; interviste; trailers

Valutazioni e recensioni

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Michele Bettini
Recensioni: 5/5

Mentre naviga verso Pearl Harbour, per celebrare il 40simo anniversario dell'attacco giapponese, la portaerei USS Nimitz attraversa una tempesta magnetica, venendo proiettata nel passato al 6 dicembre 1941. Gli ufficiali lo comprendono un po' alla volta, mentre la portaerei deve abbattere due caccia Zero, grazie alla enorme differenza tecnologica. I piloti che partecipano al film sono quelli veri. Quando si ha la certezza di quanto sta accadendo, il comandante decide di impedire l'attacco a Pearl Harbour, non sapendo se cambierà la storia, né se inaugurerà un nuovo mondo parallelo. Ma una nuova tempesta interrompe i preparativi, togliendo dall'imbarazzo l'unità giunta dal futuro. Arriverà sull'isola ritrovando due dispersi, quale prova che lo sbalzo nel tempo è veramente avvenuto. Film assai divertente, con tante belle idee, ricco di spettacolo, un vero gioiello della Fantascienza. Musiche di John Scott, al passo con la saghe di Guerre Stellari e Star Trek. Potremmo definirlo come l'ultimo dei classici della SF cinema, con tanti simpatici attori di successo. Da non perdere.

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Don Taylor

1920, Freeport, Pennsylvania

"Attore e regista statunitense. Esordisce da attore nel 1943, con ruoli di qualche rilievo nel noir metropolitano (La città nuda, 1948, di J. Dassin) e nel film di guerra (Bastogne, 1949, di W. Wellman). Efficace spalla della commedia (Papà diventa nonno, 1951, di V. Minnelli) torna con decisione al dramma (Stalag 17- L'inferno dei vivi, 1953, di B. Wilder) e all'avventura (Destinazione Mongolia, 1953, di R. Wise) bellica. Passa intanto alla regia televisiva (Alfred Hitchcock presenta, 1955) restando attivo nel serial (Dottor Kildare, 1961; Cannon, 1971) e nel film (Honky Tonk, 1974; Il dono, 1979) per oltre trent'anni ed esordendo per il cinema in chiave giallo-rosa (La gang dei diamanti, 1967, che rifarà per la tv nel 1988). Robusto regista di fantascienza, tra la saga ispirata al romanzo...

Kirk Douglas

1916, Amsterdam (New York)

Nome d'arte di Isur Gerselevic Danielovic «Demskij», attore statunitense. Di origini russe, laureato in lettere e diplomato all'American Academy of Dramatic Arts, inizia la carriera nei teatri di New York, recitando anche a Broadway. Sbarca a Hollywood nel dopoguerra, chiamato a interpretare il ruolo di un procuratore distrettuale in Lo strano amore di Marta Ivers (1946) di L. Milestone. L'anno successivo ha una parte di rilievo in Le catene della colpa di J. Tourneur e Le vie della città di B. Haskin. La sua capacità di caratterizzazione dei personaggi, unita al suo viso scolpito e volitivo, ne fanno subito una figura forte, spesso contrassegnata dal cinismo e dalla spietatezza. Non disdegna comunque anche ruoli brillanti, come in La cara segretaria (1949) di C....

Martin Sheen

1940, Dayton, Ohio

Nome d'arte di Ramon Antonio Gerard Estevez, attore e regista statunitense. Nonostante il carisma e il talento, ottiene maggior successo alla televisione che al cinema. Debutta sul grande schermo in New York ore tre: l'ora dei vigliacchi (1967) di L. Peerce. Dopo numerosi film televisivi e piccoli ruoli cinematografici, si impone come protagonista di La rabbia giovane (1973) di T. Malick, violento e visionario viaggio di due giovani fidanzati nell'America rurale. La più importante interpretazione della sua carriera (e anche la più sofferta, visti i problemi di salute avuti sul set) è quella del capitano Willard in Apocalypse Now (1979), delirante affresco di F.F. Coppola in cui mostra una strepitosa intensità. Nel 1983 è in La zona morta di D. Cronenberg, mentre nel 1987 recita in The Believers...

Katharine Ross

1942, Hollywood, California

"Attrice statunitense. Comprimaria accanto a star veterane (J. Stewart in Shenandoah la valle dell'onore, 1965; J. Wayne in Uomini d'amianto contro l'inferno, 1968, entrambi di A. McLaglen) diventa un'icona, insieme a D. Hoffman, nel memorabile finale in fuga di Il laureato (1967) di M. Nichols. Trasmigra poi nel neo-western più lucido (Ucciderò Willie Kid, 1969, di A. Polonsky) e romantico ­(Butch Cassidy, 1969, di G.R. Hill) come compagna dell'outsider di turno. Sminuita da regie fuori fuoco (Chi ha ucciso Jenny?, 1972, di J. Goldstone), ma convincente nel fantascientifico La fabbrica delle mogli (1975) di B. Forbes e nel thriller Il testamento (1979) di R. Marquand, negli anni successivi è lasciata un po' in disparte e si segnala soprattutto in due film di A. McLaglen (Ombre a cavallo,...

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