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Nel 2010 Lisa Casali scrisse un libro sulla cucina a impatto (quasi) zero, anticipando alcuni argomenti che avrebbe ripreso in Cucinare in lavastoviglie. Già da allora si era capito che i feticisti del tegame e gli amanti delle fritture non sarebbero andati in brodo di giuggiole per la cucina della Casali.
In effetti, questo è un manuale che per sua natura avrebbe potuto accompagnare qualche bizzarra crociata culinaria, come quella contro la pastasciutta contenuta nel manifesto della cucina futurista.
Ma questo metodo è assolutamente pratico e sicuro, parola di Casali. Il manuale vi spiegherà perché le lavastoviglie non sono tutte uguali, perché la qualità delle materie prime è di fondamentale importanza e il metodo migliore per conservare i cibi. Le tabelle illustrate, le foto e le didascalie non lasceranno margine di errore. Seguite il manuale: diventerete dei virtuosi della cucina in lavastoviglie.
Se il metodo riuscirà a coinvolgere uno scarno manipolo di cuochi o crescerà in un vero e proprio esercito della lavastoviglie, ai posteri l’ardua sentenza. Quello che rimane è un manuale curioso e funzionale. Perché tutto è spiegato in maniera molto semplice ma minuziosa, specifica e mai pedante, nulla è lasciato all’immaginazione: i menu sono stagionali e le fotografie fanno venire l’acquolina in bocca. Lavaggio rapido? Approfittatene per una sogliola fagiolini e sesamo o una catalana di crostacei. E quando i piatti sono davvero sporchi ed è il momento di un lavaggio intensivo, concedetevi una finezza: arrosto di coniglio all’uva. O magari preferite la ricetta del vitello sgombrato, fate voi. Certo, non si può cucinare tutto, ma ciò che si può cucinare è quello che serve per un'alimentazione sana, sembra essere il motto del libro.
Grazie alla rivalutazione della lavastoviglie sarete in grado di regolare la cottura dei vostri cibi secondo le marziali regole dell’haute cuisine, risparmierete tempo e, a quanto pare, anche denaro. Perché si salva energia, si risparmia acqua… insomma, sembra essere una bella soluzione a molti problemi. Anche a una serata noiosa, alla mancanza di idee brillanti quando invitate un ragazzo a cena. Non è detto che funzioni, ma una cosa è certa: quando spalancherete la lavastoviglie tirando fuori il secondo lascerete il vostro invitato a bocca aperta: “La cena è servita!” E a fine lettura sarete tutti cotti a puntino.
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