Dicono che la curiosità sia contagiosa. Se è vero, il mio consiglio è: trasformiamola in un'epidemia
«Gli uomini sono l'unica specie che non solo si chiede che cosa, dove o chi, ma anche perché. E Mario Livio lo spiega attraverso molti spunti affascinanti.» - The Washington Post
«Un libro importante che attraverso scienza, arte e letteratura risponde a molte delle nostre domande sulla curiosità.» - Science
Perché siamo più interessati a una conversazione al cellulare, di cui sentiamo solo una parte, che a una discussione tra due persone che possiamo ascoltare per intero? I bambini sono più curiosi degli adulti? Qual è l'origine dell'attrazione morbosa che spinge le persone a radunarsi sulla scena di un crimine o di un incidente automobilistico? Qual è lo scopo evolutivo della curiosità? In che modo la nostra mente sceglie dove indirizzare la propria curiosità? La curiosità è fondamentale per la creatività. È l'ingrediente necessario di tutte le forme d'arte, dai thriller ai film, alla pittura, alla musica. È il motore principale della scienza, e tuttavia la comunità scientifica non ha un'opinione condivisa su quali siano esattamente i meccanismi del nostro cervello che ne sono responsabili. Mario Livio, astrofisico e divulgatore scientifico, indaga sulla curiosità partendo da alcune delle più grandi menti di tutti i tempi come Leonardo da Vinci e Richard Feynman e intervistando una varietà di persone eccezionalmente curiose: da un astronauta laureato in statistica, medicina e letteratura fino a Brian May, ex chitarrista dei Queen, che è ritornato sui banchi dell'università per prendere un dottorato in astrofisica. Con un linguaggio chiaro e accessibile illustra le ultime scoperte delle neuroscienze sulla curiosità e le teorie più recenti che ne descrivono il funzionamento.
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