La curva del latte

Una delle storie più belle che ci ha lasciato Nico Orengo. Personaggi dalla forte umanità che si muovono sullo scenario naturale del ponente ligure. Descrizioni che fanno sentire i profumi della riviera e i colori di una terra di confine.

Una trentina di anni fa andai nella frazione di Latte, pochi passi dal confine tra Italia e Francia, dove una coppia di amici avevano una casa in un complesso residenziale. Ritengo che il romanzo fosse ambientato molto tempo prima e infatti ho trovato, a un certo punto del libro, la data: 1957. D’altro canto, non riusciamo ad appassionarci alle vicende di Libero, Luisò, Maria, Luciana, Angela, Martì, Mario, Jolanda, Dolora, del maestro Puglisi, della maestra Canzani, di don Lercari e degli abitanti del paese che ci risultano del tutto estranee. Una occasione sprecata!

In queste sere mi è tornato alla mente questo particolare e curioso libretto, forse perchè mi è stato restituito da poco e non era al suo posto in libreria. Avvincente sino alla fine e sospeso tra realtà e fantasia. Lo consiglio per chi come me ama sognare immergendosi nella lettura e per chi come me legge le righe non scritte. Peccato Nico che non sei più fra noi.