Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Ricordi, sogni e ricette di una famiglia come tante. La mia

Catena love you, ho letto quasi tutti i suoi libri, sono piacevoli da leggere

Titolo che non tradisce la sua natura infatti riesce a rievocare la vita di tantissime famiglie, a tratti è anche molto toccante, soprattutto quando descrive la figura paterna e riesce a descrivere in punta di piedi il momento più triste. Idea straordinaria l'idea di inserire le ricette della famiglia Fiorello, in cui ho ritrovate molti sapori legati alla mia famiglia.

Questo è il primo libro di Catena Fiorello che ho letto ed è quello che più amo in assoluto. È un salto nella mia Sicilia o Trinacria bedda ed un poco anche nella mia infanzia perché alcuni ricordi legati a certe usanze e tradizioni sembrano appartenere anche a me. Catena ti prende per mano e ti trasporta nel racconto, riesci a "vedere" e "sentire" ciò che lei descrive rendendoti inconsapevolmente protagonista; la storia trasuda familiarità e ti avvolge un senso di dejavu fatto di ricordi, odori, sapori, modi di dire e immagini che solo noi siciliani possiamo comprendere pienamente; perché il siciliano è un tutt' uno con la sua terra e le tradizioni della stessa, la storia di una famiglia, la tessono le donne, nonne, le zie, madri che dispensano amore attraverso le ricette cucinando cibi genuini e riunendo nel momento del pranzo e della cena tutta la famiglia in un cerchio di amore. Vi è grande nostalgia per il matriarcato a parere mio quando i "vecchi" erano faro e vi era rispetto della loro saggezza e ruolo. Ho letteralmente centellinato la lettura per godermelo appieno e non finirlo subito. Credo che lo rileggerò. In sintesi questo racconto è come sfogliare un album di foto di famiglia dove ci sei anche tu.