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Dettagli

2013
Tascabile
5 giugno 2013
608 p., Brossura
9788807900617

Descrizione

"Ci sono romanzi che non avrebbero bisogno di introduzioni. Appena iniziamo a leggerli, sin dalle prime pagine ci proiettano in una vita per noi impensabile pochi istanti prima, nella quale tuttavia ci orientiamo a meraviglia. [...] Delitto e castigo è uno di questi romanzi, un'opera di bruciante attualità, nella quale Dostoevskij ha saputo cogliere a partire dalla sua epoca l'eco di voci remote nella nostra cultura e oggi più che mai vibranti. Leggendo questo romanzo ti viene subito in mente lo sguardo vuoto e spento di tanti 'eroi' della nostra cronaca nera, ti risuona nella testa la voce minacciosa del Dio della Genesi che grida a Caino: Caino, che hai fatto? Ora tu sei maledetto dalla terra, sarai errante e vagabondo. E ti chiedi: e se fossi stato io?" (dalla prefazione di Damiano Rebecchini). Un romanzo decisivo per la successiva narrativa novecentesca, per lo scavo psicologico dei personaggi e la ferocia dell'analisi emotiva. In una nuova traduzione, l'immortale storia di sofferenza e salvazione diventata uno dei classici più amati e influenti di tutti i tempi (e di tutte le letterature).

Valutazioni e recensioni

4,8/5
Recensioni: 4/5
(62)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Il protagonista è Raskolnikov, un ex studente in povertà ma che è covinto di essere destinato a grandi cose e di essere completamente libero, da qualunque vincolo morale, religioso, metafisico, esprimendo quella volontà di potenza che sarà il concetto cardine del pensiero di Nietzsche a cui tra l'altro sarà sempre innamorato di quest'opera. L'intento di R. è pertanto di uccidere una vecchia usuraia giustificando il suo gesto come atto che pertiene appunto a persone straordinarie (superuomo, tanto per rimanere nel tema) che hanno il diritto di superare le norme morali. Tuttavia il senso di colpa non tarderà a frustralo e a deprimerlo. La realtà di questo romanzo è molto sfaccettata grazie alla varietà dei personaggi che circondano il protagonista dando vita a una trama che presenta variegati colpi di scena. Ma sarà decisiva la presenza di Sonia, con la sua capacità di sacrificarsi e con la sua fede incrollabile; sarà lei a incoraggiare R. a confessare il suo crimine in un circolo virtuoso di rendenzione. Un romanzo di alta introspezione psicologica e spirituale. Superlativo.

Recensioni: 5/5

Ho impiegato parecchi mesi a leggerlo, mi sembrava di non cogliere la giusta chiave interpretativa. Non entravo in sintonia con le dissertazioni deliranti del protagonista. Viene da chiedersi quali caratteristiche abbiano reso “Delitto e castigo” un capolavoro, sorprendentemente attuale. Dostoewskij riesce a far provare empatia verso un assassino, dissezionandone continuamente la psiche. Raskolnikov rimuginando, trova sempre una giustificazione filosofica dei propri assunti. Fino a diventare fondatore di nuovi valori. “(…) chi osa più di tutti, più di tutti ha ragione!” Auto giustificandosi il protagonista anticipa teorie filosofiche che iniziavano a prendere piede già all'epoca, e le smonta mostrandone i punti deboli. Mi sono anche domandata quale utilità possano avere le mie riflessioni su un’opera analizzata da critici letterari ben più qualificati. Ed è questa considerazione ad avermi illuminato sul significato del romanzo: è proprio il 'non voler essere una persona qualsiasi' a condurre Raskolnikov verso il delitto. Poi si auto infligge il castigo, perché il suo delitto per lui consisteva unicamente nel fatto di non aver saputo reggerne il peso.

Recensioni: 5/5

Avevo iniziato questo romanzo anni fa e l’avevo accantonato. Ho recentemente trovato il “coraggio” di riaprirlo e ho ritrovato un libro meraviglioso, in una bellissima traduzione. Nonostante la mole, è decisamente scorrevole e l’esperienza di lettura è decisamente totalizzante.

Recensioni: 5/5

Angosciante.