Il delitto di Killman Creek

Narrazione sempre ed esclusivamente in prima persona. Pesante da leggere

Il titolo rende palese il fatto che questo non venga scelto da chi ha tradotto il libro oppure da qualcuno che effettivamente l'abbia letto, e lo stesso si può dire del thriller precedente perché entrambi i titoli farebbero pensare a dei gialli classici quando siamo ben lontani da quel genere. A dirla tutta, questa serie non so nemmeno se si possa relegare solo alla classificazione di thriller psicologico, avendo in sé anche caratteristiche del thriller di spionaggio e d'azione. In ogni caso ancora una volta mi sono immersa nella realtà difficile e assolutamente ansiogena della protagonista Gwen Proctor e dei suoi figli, e ho pianto e avuto paura insieme a loro quando la situazione sembrava diventare insostenibile. Spero vadano avanti a tradurre questi libri (che in Uk sono arrivati già al sesto volume), anche se dal terzo in poi non credo che la "vicenda Melvin" possa protrarsi ulteriormente.