Il destino di Adhara. Leggende del mondo emerso. Vol. 1

Sono passati cinquant'anni dalla sconfitta della Gilda degli Assassini. E son stati cinquant'anni di pace. Learco è riuscito dove perfino Nammen ha fallito: ha trasformato il sogno in realtà non solo facendo in modo che le varie Terre non si combattano fra loro, ma anche che in esse non vi siano lotte interne. Lui e Dubhe sono stati benedetti da un figlio e due nipoti. Un giorno vicino a Salazar la città di Nihal, una ragazza si sveglia senza il minimo ricordo del suo passato e dopo un po' s'imbatte in un apprendista Cavaliere di Drago di nome Amhal che promette di aiutarla a ricordare e che le trova un posto alla corte di Learco, come dama di compagnia della nipote di Dubhe, Amina. E' dato che la ragazza non ricorda il suo nome, Amhal gliene da uno nuovo: Adhara. L'aspirante Cavaliere sembra un bravo ragazzo... eppure da sempre combatte contro un oscuro desiderio di portare morte che sente dentro di sé. Poco dopo una malattia misteriosa e letale comincia a diffondersi nel Mondo Emerso in cui sono comparsi da poco strani individui... che tutte queste stranezze siano collegate? Ed è possibile che Adhara e Amhal siano in qualche modo legati a Nihal e Aster e all'essenza stessa del Mondo Emerso? Si apre la terza e ultima saga del Mondo Emerso che si riunisce in modo perfetto alle precedenti, pur essendone dissimile, a mio parere superiore alla precedente e da leggere a tutti i costi. Perché dopo questo volume non potrete mai più guardare il Mondo Emerso con gli stessi occhi, visto che ne conoscerete il più sconvolgente segreto...

L’inizio delle terza trilogia sul Mondo Emerso. Magari la storia è un po’ troppo simile a quelle precedenti e in certi momenti l’ho trovato noioso. Si riprende verso la fine dove la storia entra nel vivo. Il personaggio di Adhara non mi piace molto, non regge neanche lontanamente il confronto con Dubhe. Perfino Nihal gli è superiore. Mentre San è semplicemente spregevole, la vergogna dei suoi nonni e di Ido. Anche se mi pare una forzatura voluta rendere proprio il nipote di Nihal un essere oscuro. E anche Amhal è aldilà di ogni comprensione: ingannato o no è un soldato che ha giurato fedeltà alla famiglia di Learco, e quindi è un traditore. Mi piacciono molto invece i personaggi di Neor e, soprattutto, di suo figlio Kalth. Mi sembra senza senso dire che tutti i Marvash siano preda di una furia incontenibile. Anche Aster era un Marvash eppure non aveva questi scatti di rabbia improvvisi (quella era una caratteristica di Nihal), la sua era un’oscurità più contenuta, fredda e ragionata, inoltre non era nato con una propensione al male, altri lo avevano spinto in quella direzione.

Ogni volta la Troisi non si smentisce mai. Storia molto scorrevole dai tratti avvincenti (sopratutto il finale). Personaggi molto ben descritti ma senza nauseare troppo il lettore con troppi dettagli. Molto bello il collegamento che ha realizzanto con le altre 2 trilogie precedenti. Consiglio caldamente a chi gli piacesse il fantasy