La lunga vita di Marianna Ucrìa

Dalle prime alle ultime pagine cresci insieme alla protagonista prima bambina e poi donna, muta ma che sa parlare e comprendere le persone e ciò che la circonda meglio di chiunque altro. Ancora una volta la curiosità e la cultura riescono a liberarci dalle catene degli stereotipi. Niente pappardelle solo consigliata la lettura di questo breve romanzo storico con al centro una Donna che non si fa abbattere da nessuna barriera ma la oltrepassa . Scrittura scorrevole, avvincente ma anche riflessiva. Se siete titubanti, datele una chance!

Ho divorato questo romanzo che ho trovato a dir poco meraviglioso. Una narrazione potente, cruda e delicata a seconda del momento, mi ha fatto venire, spesso, durante la lettura, la pelle d’oca. Scritto con eleganza e maestria racconta, nella splendida cornice della Sicilia del 1800, la vita di Marianna ragazza sordomuta che, ad appena tredici anni, viene data in sposa ad uno zio solitario e taciturno che ha un ruolo importante nella sua vita da quando è nata. Inizia, quindi la sua vita di moglie e madre caratterizzata sempre da una particolare sensibilità verso i più deboli, in particolare nei confronti della servitù; donna amante della cultura e dei libri sarà per questo molto amata è molto odiata. Consigliato!

Probabilmente le mie aspettative su questo romanzo erano troppo alte (avendo apprezzato molto altre opere dell'autrice), ma purtroppo non sono riuscita ad apprezzarlo del tutto. Nonostante nel suo insieme la storia sia molto interessante, lo stile narrativo secondo me rende il romanzo piatto e a tratti anche noioso. Gli avvenimenti non vengono mai raccontanti mentre accadono, ma sempre a posteriori, risultando quindi sempre delle liste di fatti (matrimoni, figli, lutti) già conclusi, svuotati del loro aspetto emozionale. I personaggi, a parte quello di Marianna, non sono ben caratterizzati e molti di loro sembrano quasi delle comparse, tirati in ballo per riassumere gli eventi che appunto non essendo raccontanti nel loro divenire non fanno appassionare il lettore. Peccato.