L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (0)
La progressiva specializzazione delle nostre conoscenze rende inevitabile il ricorso a forme rappresentative e non dirette di democrazia. È solo in una democrazia rappresentativa che, attraverso libere elezioni, si possono delegare rappresentanti più competenti dei cittadini a trovare i mezzi opportuni per realizzare l’interesse generale.
«Un libro pacato e intelligente» – La Lettura
Malgrado inevitabili differenze, ci sono profonde analogie con i meccanismi che regolano la crescita della conoscenza scientifica. Quanto più cresce la conoscenza scientifica, tanto più si specializza e tanto più nascono linguaggi tecnici sempre meno accessibili al grande pubblico. La delega conoscitiva tipica delle comunità scientifiche si riflette nella necessità di affidare il compito di realizzare i nostri fini a rappresentanti più competenti di noi. Preservando la nostra autonomia di scelta, tale delega politica può al contempo impedire la formazione di tecnocrazie, in cui pochi tecnici decidano per tutti.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il libro vuole illustrare il rapporto tra scienza e democrazia e i valori che ne stanno alla base, anche agli effetti sociali. Manca, soprattutto in Italia, una seria e diffusa alfabetizzazione scientifica (per non parlare di quella "funzionale") onde evitare disinformazione e scarsa capacità di giudizio, come pure la tecnocrazia.. Occorre quindi capire come funziona la scienza, il suo metodo, eppoi come funziona la democrazia tra rappresentanza e uguaglianza (è fallace la conoscenza universale). Siamo tra esperti (e sedicendi tali) e il cittadino medio, tra credenze e conoscenze.Sono le procedure, la controllabilità e le verifiche intersoggettive che consentono la fiducia per il ruolo di mediazione dell'esperto (anche laddove operino organismi non rappresentativi), così che si possa riporre fiducia nelle sue affermazioni e in quelle (seppur in progress) della scienza. Allora, l'esperto va delegato? E assume rilievo o non, il principio della competenza? Si devono però prima capire almeno l'ABC della causalità (è solo il rapporto mezzo/fine? come va correlata col probabilismo?); statistica e probabilismo (nelle sue concezioni); analisi costi/benefici; razionalità; valutazioni di coerenza e plausibilità, etc.evitando quantomeno la disinformazione e frodi. Va coltivata la formazione scientifica e quella umanistica, assieme alla "pubblica disponibilità di conoscenze scientifiche di fondo, anche se non specialistiche". Oltre l'analisi serve la sinossi (Platone) e mettere in relazione quanto emerge dalla scienza e gli effetti sociali. "è solo attraverso una conoscenza generata da un assiduo studio e una profonda cultura che il rispetto del principio di competenza -che conduce a forme rappresentative di democrazia- può essere riconciliato con la necessità (...pei cittadini..) di determinare in modo autonomo i fini dell'attività politica, e quindi, grazie a questa, quelli della loro vita". Una buona e utile divulgazione di un tema troppo attuale e importante per noi tutti.
Il titolo è fuorviante. Al contenuto e all'interesse del libro corrisponde di più il sottotitolo: "La competenza dell'esperto e l'autonomia del cittadino". L'analogia tra metodo scientifico e metodo democratico è un po' forzata e la trovo non più che suggestiva. Non è un testo scientifico, né vuole esserlo. Può risultare utile al grande pubblico per resistere alla tentazione di un "fai da te della competenza" che non credo proficuo. L'enfasi posta sul meccanismo della delega può non trovare consenso, ma va riconosciuto che le esperienze su applicazioni estreme della democrazia diretta non sono confortanti. Interessante la distinzione tra autonomia democratica degli obiettivi e delega agli esperti sugli strumenti, accompagnata da verifica sui risultati effettivi.
A differenza della pochezza interpretativa finora vista, posso garantire, da persona, che a differenza di altre, senso critico ce l'ha, compresi gli strumenti esegetici necessari, che si tratta di un libro brillante, che tiene conto dei meccanismi dietro quelle che certi commenti hanno ritenuto essere inezie. Lavoro egregio, per pochi, come appare evidente.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore