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Anno edizione: 2006
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In occasione del 50esimo anniversario della scoperta della struttura del Dna, Watson ripercorre i vari passaggi che hanno portato alla sua scoperta nel 1953 assieme a Crick. Prosegue poi descrivendo tutti i successivi sviluppi inerenti gli studi sul Dna e alle varie applicazioni, fino ai giorni nostri. Presenta inoltre le sue personali riflessioni (condivisibili o meno) in merito ai possibili sviluppi futuri, in particolare in relazione all'intervento sul Dna umano. Offre una panoramica completa in merito allo studio del Dna: molto interessante e ricco di spunti di riflessione.
In questo libro James Watson ripercorre l'affascinante viaggio che dall'intuizione mendeliana dei meccanismi di trasmissione ereditaria, passando per la fondamentale scoperta della molecola del DNA e del suo ruolo cardine nell'organizzazione e perpetuazione della vita, ha portato alla biologia molecolare su cui si fonda la moderna genetica. Ovviamente il fulcro della trattazione ruota attorno al contributo che questa molecola, grazie alle scoperte vere e proprie e alle tecniche utilizzate allo scopo (es. DNA ricombinante, PCR, RFLP), ha offerto, offre e può ancora donare tanto alla conoscenza di base sui meccanismi e sull'essenza della vita stessa, quanto alla terapia di gravi patologie che affliggono tanti, troppi esseri umani. Watson inoltre informa costantemente il lettore delle proprie convinzioni riguardo molti argomenti "caldi" correlati alle progressive conoscenze e tecnologie acquisite, come la banca dati del DNA, la diagnosi preimpianto e lo screening di potenziali disordini genetici; cercando sempre un equilibrio, personalissimo ovviamente, tra etica, responsabilità, progresso della conoscenza e il fantasma dell'eugenetica - non ancora esorcizzato dopo gli orribili eventi che l'hanno resa famosa, o meglio famigerata, nel corso del XX secolo. Il libro è molto piacevole e, sebbene non sia un manuale sul DNA (quindi non cercate formule o definizioni perché resterete delusi), stimola l'interesse del lettore narrando attraverso vicende e aneddoti, molti dei quali vissuti personalmente dall'autore, dei protagonisti di questa "meravigliosa rivoluzione".
In una mattina del febbraio 1953, nella quiete del Cavendish Laboratory di Cambridge, la soluzione del puzzle al quale il giovane Watson lavorava da tempo prese la forma di una doppia elica con le due catene orientate in direzione opposta. Alla luce di quelle delicate eliche complementari, tutto ciò che insieme a Francis Crick egli aveva appreso sul DNA e sulle sue proprietà – i dati con i quali avevano a lungo combattuto – appariva dotato di una sua logica. Cosa ancor più importante, l’organizzazione della molecola suggeriva immediatamente la soluzione di due dei più antichi misteri della biologia: l’archiviazione e la replicazione dell’informazione ereditaria. A cinquant’anni dalla scoperta della struttura del DNA – secondo molti la scoperta del secolo XX –, Watson ha voluto condensare in questo libro la sua illuminante e spregiudicata visione di ciò che nella sigla DNA si rivela e si nasconde.
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