L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Megalomane, visionario, idealista, avventuroso... aggettivazioni sempre riduttive che delineano, poco o nulla, la figura poliedrica e fuori da qualsivoglia schema identificativo dell'anacronistico cavaliere errante: Don Chisciotte della Mancia. La fortuna postuma del capolavoro di Miguel de Cervantes Saavedra va ricercata nella trasposizione in chiave tragicomica di un'esistenza grama, la propria, pregna di vicissitudini personali e familiari davvero lesivi dell'integrità psico-fisico-emotiva; ed è proprio la radicazione della narrazione nel vissuto dell'autore a donare all'opera quell'alone di eterna autenticità. Don Chisciotte è l'eroe indefesso dall'etica incorruttibile, pronto, lancia in resta, a sfidare chiunque osi porre in dubbio l'esistenza, le azioni e le gesta dei valori precipui dell'ordine cavalleresco. Emblema egli stesso della folta schiera dei difensori delle vedove, delle giovani donzelle, dei viandanti in pericolo, veglia e perpetua pro tempore la biblica giustizia sotto il vessillo della casa reale spagnola e della Chiesa Romana Apostolica Cattolica. Conservatore e anarchico, burlone e realista, uomo d'arme e di lettere, il protagonista Don Chisciotte ha, nell'economia del romanzo, in Sancho Panza, fido scudiero, il contrappunto di eguale caratura. Villano che si barcamena tra astuzie del popolino, illusioni personali, smentite clamorose pur di assecondare i folli capricci e la sete di vanagloria del "padrone" nonché la realizzazione di un miraggio baluginato sin dalla prima ora in menti malmesse: divenire il comandante di un'isola e assicurare così miglior vita alla progenie. Pagine sarcastiche, umoristiche, filosofiche, proverbiali, il "Cavaliere dalla Triste Figura" sussurra, dopo secoli, a contemporanei disincantati che si può, anzi si deve, viaggiare anche senza meta alla ricerca di un sogno, di un anelito di libertà.
Me lo aspettavo e meno riduttivo e con un linguaggio piú interessante
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore